Roma.E’stato proiettato oggi alle ore 15:00 a Roma presso Villa Mondragone,complesso di proprietà dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, il docufilm di Eros Salonia «Scusate avete visto Massimo Troisi?».L’opera che ha debuttato la scorsa estate a Salina in occasione del ventennale dalla scomparsa dell’attore e regista di San Giorgio a Cremano ricorda Troisi durante il suo ultimo set, quello del film «Il postino», del regista Michael Radford ma che reca indelebile il marchio di Troisi, visto il suo impegno profuso nella produzione del lungometraggio ispirato al libro di Antonio Skarmeta “Il postino di Neruda”.
Davanti alla macchina da presa di Salonia appaiono quasi tutti quelli che hanno diviso l’ultimo set nel 1994 con Troisi, già duramente provato dai problemi cardiaci (l’artista scomparve appena dodici ore dopo l’ultimo ciak). Scenografi, costumisti, attori, e abitanti dell’isola di Salina, raccontano il loro ricordo personale dell’attore.
Oltre lo scenografo Lorenzo Baraldi la costumista Gianna Gissi, gli attori Mariagrazia Cucinotta e Alfredo Cozzolino e l’aiuto regista Gaia Gorrini, sono state sentite persone dell’isola che hanno conosciuto l’attore, ma anche esperti e docenti di cinematografia.
Il ‘poema visivo’ si spinge poi a immaginare, con un percorso narrativo originale, il ritorno di Troisi a Salina, nelle sembianze di un ragazzo che ammirerà un‘altra volta i colori, i panorami, gli odori e le tradizioni dell’isola e li confronterà con quanto aveva vissuto durante le riprese del film. «Lo scopo è anche quello di valorizzare Salina e Malfa – dice il regista – e di mostrare l’umanità di un artista d’eccezione, affondando la telecamera nel rapporto tra l’arte, la natura e la morte. Non si tratta solamente – aggiunge – di un documentario che ritraccia, come un omaggio postumo, le tappe delle riprese e gli aneddoti della produzione. Questo film vuole essere, invece, una valorizzazione dell’Isola di Salina, del suo potere di seduzione su chi la visita e vi abita».