Il 28 aprile 1975 con il preciso e prioritario intento di contribuire alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio d’arte, natura e paesaggio italiano, nasceva il FAI – Fondo Ambiente Italiano, fondazione senza scopo di lucro che, grazie a un’idea di Elena Croce, figlia del grande filosofo Benedetto Croce, si prefiggeva di emulare il National Trust inglese.
La prima donazione giunse nel 1976 da parte dell’avvocato Piero di Blasi: mille metri quadrati a Panarea, nell’arcipelago delle Eolie. Per arrivare alle ultime importanti acquisizioni come il Bosco di San Francesco ad Assisi, il negozio Olivetti in Piazza San Marco a Venezia e Villa Fogazzaro Roi a Oria di Valsolda (CO). Nel corso degli anni, le acquisizioni di Beni si sono succedute a un ritmo incalzante, tanto che oggi il FAI ha al suo attivo 50 Beni, di cui 30 regolarmente aperti al pubblico. Splendidi gioielli che, grazie alla Fondazione, oggi appartengono nuovamente all’Italia e a tutti noi.
Storia, arte e natura da salvare e restituire ai cittadini italiani, rinverdendo in questi ultimi la consapevolezza e l’orgoglio di avere a pochi passi da casa un patrimonio inestimabile da preservare per le future generazioni. Un merito che da decenni viene riconosciuto agli attivisti del Fondo per l’Ambiente Italiano, capaci di promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità. E’ questa la missione del FAI – Fondo Ambiente Italiano, Fondazione nazionale senza scopo di lucro, ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano.
Quel 28 aprile, Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli firmavano l’atto costitutivo e lo statuto del FAI, forti di un entusiasmo e un’ambizione che viaggiavano, allora, sulle ali di uno splendido sogno. Dopo 40 anni, questo sogno si è trasformato in realtà, grazie all’impegno di tutti coloro che hanno deciso di prendere parte a questo enorme progetto, e alla generosità di tanti, tantissimi cittadini privati, aziende e Istituzioni che hanno sostenuto e sostengono quotidianamente il lavoro degli attivisti.
Ecco in sintesi i numeri della nostra concretezza dal 1975 a oggi:
- 50 Beni salvati e gestiti pari a 60mila metri quadrati di edifici storici tutelati;
- 30 Beni monumentali regolarmente aperti al pubblico, visitati da 7.000.000 persone (451.000 nel 2013);
- 14.000 metri quadrati di superfici decorate e affreschi restaurati;
- 30.000 libri antichi e 19.000 oggetti d’arte catalogati e protetti;
- 5.283.000 metri quadrati di paesaggio protetto;
- 292.000 metri quadrati di terreni agricoli produttivi salvati (oliveti, agrumeti, vigneti, …);
- 2.356.000 metri quadrati di boschi tutelati;
- 196.000 metri quadrati di pascoli di montagna protetti;
- 400.000 metri quadrati di giardini e parchi storici valorizzati;
- Oltre 87 milioni di euro raccolti e investiti in restauri a servizio della collettività;
- 100.000 iscritti e donatori attivi;
- 16 anni di corsi di storia dell’arte organizzati, 450 lezioni, 7.400 partecipanti, 2.000 studenti, 390 relatori coinvolti;
- 47.000 copie di pubblicazioni d’arte stampate e diffuse;
- Oltre 1 milione di studenti coinvolti in progetti di studio e scoperta del patrimonio artistico e paesaggistico italiano;
- 116 Delegazioni, 53 Gruppi FAI e 57 Gruppi FAI Giovani in 20 regioni italiane con oltre 7.000 volontari;
- Oltre 7.700 Beni aperti al pubblico e valorizzati durante le 21 edizioni delle Giornate FAI di
- Primavera, con più di 7.200.000 visitatori;
- Più di 1.800.000 segnalazioni raccolte dal Censimento nazionale I Luoghi del Cuore dal 2003 ad oggi a favore di luoghi italiani da tutelare, proteggere o da far conoscere;
- 1 milione di segnalazioni alla sesta edizione del censimento I Luoghi del Cuore (2012) Oltre 31.000 Luoghi del Cuore segnalati in sei edizioni del Censimento;
- Più di 500 aziende sostenitrici ogni anno.
- Collaborazioni con centinaia di istituzioni, dal Ministero alle Regioni, dai Comuni alle Associazioni locali.Altrettanto efficaci nel coinvolgimento dell’opinione pubblica sono i numerosi eventi organizzati dal FAI, in primis le Giornate di primavera, che ogni anno aprono i cancelli di luoghi solitamente inibiti al pubblico grazie all’impegno di migliaia di volontari che affiancano la fondazione.