Il “Gran Caffè Vittoria” è un’icona di Casavatore, un autentico ed incontrastato punto di riferimento, nonché consolidato luogo di ritrovo per i residenti della zona.
Stamattina a Napoli, in provincia, in prossimità del “cuore” della città, si è sparato ancora. Di nuovo. Un 37enne già noto alle forze dell’ordine, Ciro Cortese, è stato ucciso in un agguato, proprio lì, nei pressi di quel rinomato e sempre affollatissimo bar.
Un agguato, l’ennesimo, consumatosi in pieno giorno e nel vivo dell’ordinaria consuetudine cittadina. Tra un cornetto e un cappuccino e le “solite e puntuali chiacchiere da bar” del lunedì, quelle che introducono la settimana all’indomani di una gagliarda vittoria del Napoli, trasportate dalle ali dell’entusiasmo e pregne di commenti tecnici e disamine tattiche.
Una routine perforata dagli spari, quelli generati dalla necessità di sancire l’egemonia di un clan piuttosto che dell’altro in materia di controllo del traffico della droga.
Ciro Cortese, sarebbe uno degli affiliati del clan dei cosiddetti “Girati”, il gruppo camorristico della Vannella Grassi del quartiere Scampia di Napoli. Anche un 41enne, Aldo Pezone è stato ferito da un proiettile alla schiena ed è ricoverato in gravissime condizioni presso l’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli.
Un agguato consumatosi poco prima dell’avvento del ministro dell’interno, Angelino Alfano, per presiedere al Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che si è svolto nella Prefettura a Napoli, proprio stamane.
«Vi è una narrativa nei confronti di questa città che la fa percepire priva del controllo del territorio o in mano alle bande. Ho constatato invece che lo Stato è pienamente nel controllo del territorio e che il piano funziona grazie all’eccellente collaborazione di tutte le istituzioni. Questo è lo Stato, una squadra unita e più forte di chi lo vuole contrastare».
Ha dichiarato Alfano durante la conferenza stampa tenutasi al termine dell’incontro.
«Questo – ha proseguito il ministro – non significa che non ci sia altro da fare, ma a questa città Csm, Governo e vertici delle forze dell’ordine hanno destinato i migliori uomini e le migliori energie. Nella squadra dello Stato a Napoli abbiamo i migliori giocatori che l’Italia possa avere e oltre 12mila unità tra le forze dell’ordine impegnate sul territorio».
Alfano ha certificato che il trend dei reati commessi è in discesa con un calo nell’ultimo anno del 3,9 per cento nel comune di Napoli e dell’1,6 per cento in provincia. Numeri che – riferiti al primo trimestre 2015 arrivano al 13,9 a Napoli e al 16,8 in provincia. Il ministro ha anche parlato di un calo di furti e rapine e di un miglioramento nell’utilizzo della videosorveglianza che è passata dal 13 al 71 per cento. Infine ha annunciato la costituzione di una task force, composta dalle forze dell’ordine che attraverso un meccanismo georeferenziale e lo studio dei reati divisi per quartiere consentirà di fare delle analisi preventive investendo su determinati profili professionali in grado di prevenire e combattere quel tipo di reato nei diversi quartieri.
L’agguato di stamane a Casavatore è stato tra gli argomenti oggetto di confronto del Comitato e lo stesso ministro lo ha definito un «ulteriore episodio di una guerra tra fazioni». Il ministro ha riferito di aver saputo dagli inquirenti che «le investigazioni non sono in una fase astratta ma c’è un orientamento ben preciso e un cauto ottimismo sulla pista da seguire per individuare i responsabili dell’omicidio» .