La giornata di ieri è stata segnata da un atteso e significativo ritorno: quello di Bruno Humberto Damiani De Paula, il “brasiliano” è tornato a Salerno, dopo oltre un anno di assenza.
L’unico indagato per l’omicidio di Angelo Vassallo, sul cui capo pende l’accusa di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso, si è lasciato alle spalle una lunga latitanza in Sud America ed è proprio in questa fuga che gli inquirenti rilevano la più grande ammissione di colpevolezza in relazione all’agguato teso la sera del 5 settembre del 2010 al sindaco di Pollica.
Tuttavia, la lista dei reati imputati a Damiani risulta alquanto fitta, tant’è vero che ieri è stato chiamato in aula per dibattere in merito a ben altre questioni. Durante l’udienza tenutasi dinanzi al presidente della 3a Sezione penale Anna Allegro, si è infatti parlato delle tentate estorsioni ai danni del Mercato Ittico di Salerno e del night club di Eboli Odissea. Oltre al reato di spaccio che altresì verrà imputato al “brasiliano”, è senz’altro il processo volto a far luce sui fatti avvenuti durante quella tragica sera di fine estate e che ha per sempre segnato la vita della comunità cilentana, il momento più atteso dai media, dalla famiglia Vassallo e dalla sua amata Acciaroli.
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