Due argentini, due fuoriclasse, accomunati oltre che dalla nazionalità anche da una passione e da un impegno comune: sono Papa Francesco e il pibe de oro, Diego Armando Maradona.
L’ex numero dieci del Napoli è stato avvistato in un albergo della zona Nord di Roma martedì sera ed è stato ricevuto dal Papa giovedì mattina nella Sala Nervi in Vaticano.
“Il primo sostenitore di Francesco sono io”, ha dichiarato un emozionatissimo Maradona, mentre consegnava al Pontefice la maglia della Nazionale argentina. Regalo graditissimo da Papa Bergoglio che è un appassionato di calcio e tifoso da sempre della squadra San Lorenzo de Almagro, uno dei club storici dell’Argentina.
I due si erano già incontrati a settembre scorso, in occasione della Partita della Pace, alla quale Maradona aveva partecipato e dato come sempre spettacolo con le sue giocate d’autore e con un assist magistrale all’ex codino Roberto Baggio.
Alla fine della partita, l’ex capitano del Napoli prese un impegno con il Papa: impegnarsi con i mezzi di cui era capace per combattere la fame e la povertà tra i bambini dell’ America Latina.
Proprio di questo hanno parlato ieri in udienza Papa Francesco e Maradona: Scholas Occurrentes, rete educativa nata in Argentina per volere dell’allora arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, che promuove iniziative contro la povertà e l’indifferenza in cui crescono i bambini nel Sud America.
Nello specifico, Papa Francesco ha firmato un accordo con la Confederacion Sudamericana de Futbol che permetterà di devolvere 10 dollari per ogni gol della prossima Coppa America, che si giocherà in Cile quest’anno, alle attività educative della Scholas Occurrentes nei paesi partecipanti.
Maradona alla fine dell’udienza in Vaticano ha affermato: «È sempre un piacere essere ricevuto da Papa Francesco. Voglio dare il mio sostegno a Scholas Occurrentes, sono il suo fan numero uno ed il mio desiderio è essere il capitano della sua squadra».
Lo sport che diventa anche strumento per salvare i ragazzi dalla strada e fornisce loro i mezzi per crearsi un futuro: la strada è lunga e in salita, ma questo è il calcio che ci piace!