I tessuti riciclati lavorati dalle detenute del carcere “Borgo San Nicola” di Lecce, danno vita a una rivoluzione di verde pronta a conquistare il mondo!
Luciana Delle Donne, fondatrice del marchio, spiega così la nuova iniziativa promossa da “Made in carcere”: “Difendiamo il Pianeta o si difenderà da solo e a proprio modo. Noi consumiamo come se avessimo tre o quattro pianeti a nostra disposizione ma, forse non è chiaro, ne abbiamo uno solo”.
In carcere si è lontani dalla natura e dai suoi ritmi, quindi se il detenuto non può andare dalla natura…la natura va da lui! Sottoforma di borsette o “quadri” da appendere al muro e contenenti la terra e i semi, anche chi ha poco spazio in casa non ha più scuse: se lo spazio viene sempre considerato in maniera orizzontale, il progetto “Orti verticali” sconvolge i criteri a cui siamo abituati, puntando a una disposizione di ortaggi, erbe e aromi mediterranei che va dal basso verso l’alto.
L’iniziativa è stata largamente apprezzata dal penitenziario di Poggioreale (Napoli) e di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ma anche al Vinitaly di Verona e al Salone del mobile, dopo l’exploit allo scorso Salone del Gusto di Torino. Piano piano anche le scuole si “convertono” a questa nuova tendenza! Prossimo appuntamento ufficiale quello dell’Expo 2015, in cui Luciana Delle Donne è Ambassador di We (Women for Expo).
Per scoprire di più sul marchio “Made in carcere” visita il sito www.madeincarcere.it oppure la pagina Facebook.