Sulla base di una tradizione catalana, l’UNESCO, su proposta di 12 paesi, ha proclamato il 23 aprile di ogni anno “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore”.
L’obiettivo della Giornata è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità.
La Conferenza generale dell’UNESCO rende tributo mondiale a libri e autori in questa data, incoraggiando tutti, ed in particolare i giovani, a scoprire il piacere della lettura e mostrare un rinnovato rispetto per il contributo insostituibile di quelle persone che hanno promosso il progresso sociale e culturale dell’umanità.
L’idea di questa celebrazione è nata in Catalogna, dove il 23 aprile, giorno di San Giorgio, una rosa viene tradizionalmente data come un dono per ogni libro venduto.
Il successo Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore dipende principalmente del sostegno ricevuto da tutte le parti interessate (autori, editori, insegnanti, bibliotecari, istituzioni pubbliche e private, ONG umanitarie e mass media), che sono mobilitate in ogni paese dalle Commissioni Nazionali UNESCO, Club UNESCO, Centri e Associazioni, delle Scuole Associate e Biblioteche, e da tutti coloro che si sentono motivati a lavorare insieme per questa celebrazione.
Secondo una classifica, l’Italia è un paese dove si legge poco e i dati rilevati, non sono incoraggianti. Tra gli stati europei il nostro è quello con la più bassa diffusione di libri, il 42,2% contro il 44,3% della Francia, il 49,8% dei tedeschi o addirittura il 71,8% della Svezia.
E’ necessario, dunque, allargare il mercato e i consumi culturali se vogliamo che il libro sopravviva e cresca nelle biblioteche, nelle librerie e nelle case degli italiani. L’obiettivo è capire come si impara a leggere e come il nostro sistema scolastico, soprattutto nelle fasi iniziali, riesca a produrre lettori.
La scuola è, perciò, chiamata in prima persona a costruire un rapporto tra il giovane allievo ed il libro come momento positivo e di crescita spirituale e culturale. Si è rilevato in questo senso,che lo strumento principale capace di dare una base a qualunque attività di promozione della lettura, è lo sviluppo di un moderno e efficiente sistema di biblioteche.
Molti passi in avanti sono stati compiuti, ma la situazione rimane nel complesso deficitaria.
La giornata mondiale del libro, è anche l’occasione per celebrare solennemente i molteplici ruoli del libro nella vita della società umana e per proporre una riflessione seria sulle politiche culturali, dove centrale resta l’educazione alla lettura e l’importanza delle biblioteche.
Il 23 aprile è stato scelto in quanto è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616), l’inglese William Shakespeare (1564-1616) e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega (1539-1616). In realtà, Cervantes e Garcilaso de la Vega sono morti il 23 aprile secondo il calendario gregoriano mentre Shakespeare è morto il 23 aprile secondo il calendario giuliano, all’epoca ancora in vigore in Inghilterra, e quindi dieci giorni dopo. L’apparente corrispondenza delle date si è rivelata una fortunata coincidenza per l’UNESCO.
Iniziative organizzate a Napoli:
Flash book sul lungomare: a partire dalle 10.30, un angolo di via Caracciolo si trasformerà in una sala di lettura a cielo aperto, dove barattare e regalare libri, o semplicemente condividere la passione per la pagina scritta. Appuntamento sotto la storica fontana degli Innamorati, ribattezzata per l’occasione “Fonte del libro“. L’iniziativa rientra nel movimento social di respiro nazionale #ioleggoperchè, ideato dall’Associazione Italiana Editori per stimolare chi legge poco o chi non legge affatto. Alcuni lettori incalliti sono stati scelti dall’Aie come “messaggeri” per distribuire 24 titoli in giro per l’Italia (saranno regalate in tutto in 240mila copie. Potrà partecipare all’evento chiunque lo desideri, scegliendo di ricevere un libro dai messaggeri ma anche portando con sè titoli da scambiare e regalare. Da una parte il book crossing, dall’altra la possibilità di leggere brani dei propri autori preferiti. “Napoli, capitale della cultura, crocevia di grandi letterati ed artisti, si lascerà sfogliare dalla sete dei lettori” promettono i responsabili della manifestazione.
Día de Cervantes: in occasione del IV centenario della pubblicazione della seconda parte del Quijote, l’Instituto Cervantes di Napoli organizza diverse attività didattiche. Gli studenti di spagnolo delle scuole napoletane avranno la possibilità di leggere estratti delle opere di Miguel de Cervantes e cimentarsi in brevi performances ispirate al Quijote. Come ogni anno, inoltre, avranno anche la possibilità di poter ascoltare in diretta dal Círculo de Bellas Artes di Madrid la lettura ininterrotta del Chisciotte. Non mancheranno anche dei bellissimi omaggi: rose e libri, come previsto dalla tradizione di Sant Jordi e, a chiusura della mattinata, l’incontro con il poeta spagnolo Juan Carlos Mestre che realizzerà una lettura delle sue poesie.