Un vecchio yacht di lusso per trasportare ricchi migranti, che possono permettersi di pagare 8.500 euro a passeggero, nel tentativo di farli passare come turisti. Questa sarebbe una delle nuove tecniche di trafficanti, scoperta dalla polizia di Stato che ha fermato tre scafisti siriani.
Erano alla guida del natante, con a bordo 99 extracomunitari, compresi 23 bambini forniti di salvagente, rimasto bloccato in mare per un’avaria al motore. Soccorsi da un mercantile, i migranti sono sbarcati a Pozzallo. I siriani, fermati dalla squadra mobile della Questura di Ragusa, sono: Ahmmed Sabaji, 25 anni, Almotassem Billah Harroum, di 31, e Moustafa Haj Slima, di 29.
Il provvedimento è stato emesso dalla Procura di Ragusa. Sono stati identificati grazie alle testimonianze dei passeggeri, ma anche a dei selfie e delle foto scattati durante il viaggio sull’imbarcazione.
“L’equipaggio era di grande esperienza – hanno raccontato alla squadra mobile di Ragusa i migranti – e diceva che per loro era importante la sicurezza dei viaggiatori“. Hanno pagato 8.500 euro ciascuno, con qualche ‘sconto’ per i bambini piccoli.
“Per non morire – ha dichiarato un migrante – abbiano pagato tanto, ma siamo arrivati”. “Avevo paura di vivere in Siria – ha raccontato uno dei ‘passeggeri’ – e sono fuggito con la mia famiglia. Ho preso tutti i miei risparmi in banca e li ho investiti per compiere una traversata in sicurezza per me, mia moglie e i nostri figli”. Inoltre l’imbarcazione era dotata di dispensa e acqua, il cibo era preconfezionato e abbondante.
Sulle coste della Libia ci sono ancora tra 500mila e un milione di profughi pronti a partire. Lo ha confermato il procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, illustrando l’operazione che ha svelato un’organizzazione criminale di trafficanti di esseri umani.
Hanno la propria base a Tripoli, ma cellule ben organizzate in Sicilia, nel Cara di Mineo – il più grande centro di richiedenti asilo d’Europa – e quello di Siculiana, in provincia di Catania e ad Agrigento.
Sono i criminali trafficanti di esseri umani, che a caro prezzo trasportano ogni anno migliaia di disperati dai loro paesi in guerra, fino alle coste italiane e poi più su, fino al Nord Europa. Centinaia di migliaia di euro le transazioni illegali svelate: ogni migrante per rischiare una vita migliore nel Canale di Sicilia paga da 5mila fino a oltre 6mila dollari.
Un giro d’affari da 34 miliardi di dollari: questo è il valore prodotto ogni anno dalla tratta dei migranti tra le coste del Nord Africa e i Paesi dell’Europa meridionale, in primo luogo l’Italia e Malta.
Numeri da capogiro. La cifra che i trafficanti di esseri umani fanno pagare a persona varia dagli 8mila ai 12mila dollari, il numero di persone che lo scorso anno hanno solcato il Mar Mediterraneo, da gennaio a settembre 2014 sono state 165mila, secondo quanto elaborato dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).
Oltre 90mila quelle arrivate in Europa, 2.200 le vittime nei primi mesi del 2014, ma quello che è iniziato da appena quattro mesi si prospetta come l’anno dell’emergenza più grave di sempre.
Si pensi sono che al naufragio della notte tra sabato e domenica, ne vanno aggiunti due dei quali si sa ancora ben poco. Quasi 1.500 persone che hanno perso la vita in pochissimi giorni, una vera e propria ecatombe.