Quest’oggi è giunta la prima svolta significativa, volta a far chiarezza su quanto avvenuto lo scorso 4 aprile durante la partita Roma-Napoli, allorquando furono esposti nella curva Sud dell’Olimpico degli striscioni che riportavano pesanti affermazioni contro Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto in seguito agli scontri avvenuti nei pressi dello stadio prima della finale di Coppa Italia dello scorso 3 maggio tra Napoli e Fiorentina. «Che cosa triste…lucri sul funerale con libri e interviste!», si leggeva su alcuni di essi, con riferimento al libri scritto dalla mamma di Ciro. E ancora «C’e’ chi piange un figlio con dolore e moralità e chi ne fa un business senza dignità». Quattro degli ultrà che esposero questi striscioni sono ora stati identificati e, come annunciato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, saranno sottoposti, in base alle nuove norme, al Daspo, ossia il divieto di accedere alle manifestazioni sportive.
«Sono stati identificati 4 ultrà giallorossi, ritenuti responsabili di avere esposto gli striscioni contro la mamma di Ciro Esposito, in occasione della partita Roma-Napoli del 4 aprile: saranno sottoposti al Daspo in base alla legge che ho fortemente voluto e ha imposto nuove regole sulle manifestazioni sportive. In base all’articolo 2 della legge che ho fortemente voluto e che ha imposto nuove regole sulle manifestazioni sportive – spiega il ministro dell’Interno, Angelino Alfano – i quattro ultrà saranno sottoposti al Daspo da parte della Questura di Roma che ringrazio per il lavoro svolto e per l’impegno che i nostri poliziotti mettono per aprire gli stadi a tutti, alle gente che ama lo sport, alle famiglie».