Il soffitto di un’aula dell’istituto Pessina ha ceduto durante le lezioni. L’edificio era rimasto chiuso 4 anni per lavori di ristrutturazione e aveva riaperto soltanto lo scorso gennaio.
Hanno ceduto dei pezzi di intonaco dal soffitto di una classe della scuola elementare “Pessina” di Ostuni (Brindisi) e hanno colpito alla testa due bambini di 7 anni. Un’insegnante invece è scivolata mentre cercava di soccorrere gli studenti, è stata subito medicata. “Non sono in gravi condizioni”, ha commentato il sindaco Gianfranco Coppola.
L’edificio si trova in via Pola, in una zona centrale della cittadina pugliese. La struttura è piuttosto antica, ma di recente era stata interessata da interventi di ristrutturazione. Sono 687 i bambini che frequentano la scuola, di questi 462 frequentano la scuola elementare e 225 la materna. Sul sito del Comune si legge che l’intervento era stato fatto proprio per risolvere la “difficile situazione dei solai”.
La struttura era stata inaugurata nel 2015, dopo quattro anni di chiusura per lavori di ristrutturazione, ciononostante Il sostituto procuratore di Brindisi, Pierpaolo Montinaro, ha dovuto necessariamente disporre il sequestro dell’intero immobile, data la gravità della situazione. “Stavamo incollando delle schede di matematica. Poi è venuto tutto giù il soffitto”, ha raccontato uno dei bimbi feriti: ha una ferita alla testa che è stata suturata con alcuni punti e si è fratturato il setto nasale.
Anche il suo compagno ha riportato una ferita alla testa, ma sta meglio e può tornare a casa. Tra i genitori regna rabbia e incredulità. «Siamo allibiti», ha commento la mamma di uno dei bimbi feriti; «Ci ha chiamato la scuola – racconta ancora la madre – e poi siamo corsi qui in ospedale. È stato uno spavento terribile. Sono cose che non dovrebbero accadere a scuola, specie in un edificio che è stato appena ristrutturato e inaugurato».
Immediata la polemica politica con aspri scambi di accuse: Vendola ha definito l’episodio «inaccettabile», chiedendo che si faccia «piena luce su questa vicenda e che i responsabili di quello che appare come un crimine nei confronti dei bambini siano assicurati rapidamente alla giustizia». Il ministro dell’Istruzione Giannini ha garantito che si sta cercando di «vedere e verificare cosa è successo e perché» assicurando che «i responsabili dovranno pagare».
«Crollato il pilone in Sicilia, crollata una strada in Sardegna, oggi crolla il soffitto di una scuola sulla testa dei bambini che facevano lezione. Crolla tutto, ma aumentano le tasse», l’accusa lanciata dal blog di Beppe Grillo.