Dopo un anno, due mesi mesi e sette giorni di stop è stata ripristinata la linea ferroviaria Napoli- Salerno, chiusa in seguito al crollo di villa d’ Elboeuf sui binari nei pressi della stazione di Portici.
Era il 6 febbraio 2014 quando Trenitalia informava i suoi utenti, con un comunicato stampa, l’ufficiale sospensione di tutti i treni che transitavano in quel tratto della linea ferroviaria per ovvi motivi di verifiche da parte delle Autorità giudiziarie e dei Vigili del Fuoco e successiva messa in sicurezza dei binari.
Meno ovvi sono stati i motivi per cui i lavori si sono protratti per più di un anno, provocando notevoli disagi soprattutto agli studenti e ai lavoratori pendolari che usufruivano di quei treni quotidianamente.
Il primo termine stabilito da Trenitalia per la riapertura della linea ferroviaria interrotta fu fissato per settembre 2014, proprio in concomitanza con la riapertura delle scuole, ma slittò a novembre dello stesso anno .
Si legge nel comunicato ufficiale di Reti Ferroviarie Italiane: “ violando le norme di sicurezza sul lavoro, i ponteggi sono stati montati da Invest S.r.l. a distanza non regolamentare dal binario, interferendo con la preesistente area di cantiere di RFI, della quale è stato violato il perimetro, impedendo l’ultimazione del tunnel metallico. Inoltre, le sporgenze di tali strutture invadono abusivamente gli spazi ferroviari, costituendo intralcio all’esercizio ferroviario stesso”.
La querelle tra RFI e la società Invest S.r.l. , proprietaria di villa d’ Elboeuf, continua fino a pochi giorni fa, quando finalmente viene ultimata la copertura metallica protettiva nel tratto adiacente l’immobile.
Fondamentalmente a causa di una questione legale tra un ente pubblico e uno privato, migliaia di utenti hanno dovuto quotidianamente subire innumerevoli disagi per più di un anno usufruendo degli autobus sostitutivi della linea Napoli- Salerno e di quelli metropolitani del tratto Formia- Napoli.
Purtroppo, a fronte del del logico ed inevitabile aumento del numero di viaggiatori che usufruiva di questi bus, non c’è stato un aumento del numero di corse garantite e il sovraffollamento è stato un problema reale. Tantomeno c’è stata una riduzione del costo del biglietto o dell’abbonamento.
Al contrario, da gennaio 2015 ciascuna società di trasporti in Campania si è dotata di un proprio titolo di viaggio eliminando il biglietto ” Unico Campania” e, guarda caso, il costo dei biglietti della SITA (Società italiana Trasporti Automobilistici) e del CSTP (Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici) è aumentato.
Per non parlare dei problemi di puntualità delle corse dei bus o banalmente del traffico che rendeva necessario ai pendolari partire tutti i giorni almeno un’ora prima della partenza abituale con il treno per arrivare in orario sul posto di lavoro o di studio.
Insomma, da oggi migliaia di viaggiatori possono tirare un sospiro di sollievo e soprattutto dormire un’ora in più!