Pedofili mascherati da gente comune: padri, fratelli, amici, parenti, figli, che si aggirano tra le crepe sociali per individuare il brandello più labile all’interno del quale incanalare quel livore e dargli pieno, libero e totale sfogo.
Adolescenti, bambini, corpi ingenui ed inconsapevoli, adescati da orchi che in cambio di pochi euro, macchiano quelle anime con violente pennellate di traumi ed ombre nere che le condannano all’eterno tormento.
Accade ovunque e con sempre maggior frequenza.
Accade anche a Napoli e sempre più spesso in quei luoghi abitualmente affollati da noi tutti. Accade alla stazione centrale, tra venditori ambulanti di calzini ed accendini, un panino del Mc Donald’s mordicchiato in maniera grossolana e poi fugacemente gettato sul ciglio del marciapiede, la fretta di chi non può perdere quel treno e l’inerzia di una mano che elemosina qualche spicciolo.
Accade in quei campi rom soventemente tacciati delle peggiori e più severe accuse.
“Qui non ce li vogliamo”: probabilmente urlano a gran voce per mimetizzarsi tra la gente, quelle stesse bocche che si recano lì, tra carcasse di rifiuti e sguardi diffidenti, per intavolare la trattativa che gli consentirà di sfamare quell’insano appetito sessuale, accaparrandosi frammenti d’ingenua umanità sottocosto.
E non accade tanto distante dalle nostre vite.
Accade a Gianturco, a Poggioreale, a Ponticelli, a Scampia, a Casoria.
Ovunque sorga una baraccopoli, ovunque un orco giunga a fiutare l’odore di una tenera e facile preda.
Accade nella vita ordinaria.
Accade che un uomo di 48 anni promette 10 euro a un minore per convincerlo a prostituirsi.
Le forze dell’ordine hanno notato il 48enne aggirarsi con fare sospetto per le strade dell’area orientale di Napoli finché si è avvicinato a un ragazzo di 16 anni.
Una fugace chiacchierata, poi i due si sono diretti in una zona isolata. A quel punto, i carabinieri si sono avvicinati a piedi e hanno colto il 48enne in flagranza di reato. Nel corso della perquisizione a casa dell’uomo, i militari hanno trovato e sequestrato un computer e una videocamera, materiale che verrà sottoposto ad esame tecnico per verificarne il contenuto.
Una verità che sottolinea l’esistenza di una realtà al cospetto della quale non si può voltare il capo e fingere di chiudere gli occhi, piuttosto imporre alla coscienza di tenerli ben aperti.