Lutto nel mondo della cultura: la terzogenita del grande filosofo, Benedetto Croce, è morta nella sua casa di via Crispi, a Napoli, all’età di 93 anni circondata dall’affetto dei figli e dei nipoti.
Appassionata, come il padre, degli studi classici, si dedicò sin da piccola alla letteratura e alla filosofia. Sposò, nel 1949, Vittorio de Caprariis, dal quale ebbe il figlio Giulio. Cinque anni dopo, in seconde nozze, sposò a Londra lo studioso polacco Gustavo Herling, dal quale nacquero i figli Benedetto e Maria. Ed è proprio grazie a Lidia Croce che la biblioteca e l’archivio di Herling, dopo la sua morte avvenuta nel 2000, sono stati razionalizzati e digitalizzati, e nel 2011 fu infatti siglato l’accordo tra la Biblioteca Benedetto Croce e la Biblioteca Nazionale di Varsavia che costituì l’inizio di questa imponente opera di catalogazione.
Nel 2014, per il suo impegno in merito, fu conferita a Lidia la “Croce di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica di Polonia”.
Lidia Croce era la terzogenita di Benedetto Croce ed Adele Rossi. Si era laureata alla facoltà di Lettere dell’Università di Napoli con Adolfo Omodeo, con una tesi in storia del Cristianesimo. Lavorò negli archivi paterni, in Italia e all’estero per raccogliere i carteggi di Benedetto Croce con numerosi corrispondenti e farli acquisire dalla Fondazione Croce, fondata insieme alla madre e alle sorelle nel 1955 a Palazzo Filomarino, nel cuore del centro antico di Napoli, dove visse lo storico e filosofo abruzzese.
Istituzioni e mondo della cultura si sono stretti nel ricordo di Lidia, in piazza del Gesù per la cerimonia laica, accanto ai figli, avuti dai suoi due matrimoni, e ai nipoti. Tra gli altri, il sindaco Luigi de Magistris, l’assessore alla Cultura Nino Daniele, il rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro, esponenti dell’Istituto italiano di Studi storici, gli ambasciatori della Polonia in Italia e presso la Santa Sede e il presidente dei Radicali Marco Pannella che, con Emma Bonino, ha anche inviato una corona.
“Oggi – ha detto il sindaco de Magistris, durante la celebrazione del funerale – Napoli dà l’ultimo saluto alla vita terrena di Lidia Croce, testimonianza straordinaria del pensiero storico liberale della nostra città. Il pensiero della famiglia Croce e della famiglia Herling – ha aggiunto – rimarrà per sempre un’impronta incancellabile del rapporto tra la letteratura, la cultura, la poesia e l’arte di Napoli nel mondo. Di lei ricordo gli occhi luminosi di chi ha dentro una storia che non può essere cancellata dalla morte”.