Napoletana, ribelle e proverbialmente burbera, nasce il 31 Marzo del 1884, in uno dei quartieri più pericolosi e mal frequentati di Napoli, Borgo Sant’Antonio Abbate: Concetta Annunziata Pica, meglio conosciuta dal pubblico come Tina Pica.
Spigolosa, anticonformista fino all’eccesso, grandissima caratterista dalla voce inconfondibile, Tina Pica calca per la prima volta il palcoscenico che era ancora una bambina, interpretando un ruolo maschile.
Questo primo debutto segnò per sempre la sua carriera: il carattere ribelle, il fisico minuto e snello e la sua voce cavernosa, le consentirono infatti di rivestire spesso i ruoli maschili, come Amleto in una versione napoletana di Shakespeare e come sostituta del padre, nel ruolo di Anselmo Tartaglia, da lui magistralmente interpretato.
Fu protagonista di molti film del cinema muto e in seguito anche di spettacoli teatrali distinguendosi sempre per il carattere forte e deciso. Si racconta che nelle prove di Liolà, cui erano presenti lo stesso autore Luigi Pirandello e i fratelli De Filippo, esasperata dai loro continui suggerimenti, la nostra eroina col cipiglio che da sempre la distingueva, incrociò le braccia e sospendendo la recitazione, disse: “Voi tre là, mi sembrate il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Ma io non posso lavorare con la Santissima Trinità!”
Tina Pica fu l’unica persona che fosse riuscita a tenere testa al grande Eduardo, al punto da meritare la sua stima e la sua amicizia. Il connubio con Eduardo la consacrò al grande pubblico partenopeo ed era con lui e con Salvatore De Muto, anche la sera dell’inaugurazione del nuovo teatro acquistato da Eduardo, il San Ferdinando, con la commedia Palummella zompa e vola.
Il grande successo a livello nazionale, arrivò però con il cinema.
Insostituibile ed ineguagliabile spalla di Vittorio De Sica, il ruolo della governante Caramella, le valse il Nastro D’Argento come migliore attrice non protagonista.
Totò, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Gina Lollobrigida, Ugo Tognazzi, Fernandel, questi sono solo alcuni degli attori con cui ha lavorato, eclettica e versatile, riusciva a ricoprire sia ruoli comici che drammatici, di cui fu straordinaria interprete. Nel teatro impersonò personaggi fatti di napoletanità argute, semplici eppure complesse, protagonisti della vita di tutti i giorni della città partenopea.
Nella vita privata, Tina Pica non aveva nulla della zitella bigotta del personaggio che l’aveva resa celebre: sposatasi per due volte, la prima era rimasta vedova dopo appena sei mesi di matrimonio, visse felicemente col suo compagno di vita per oltre quarant’anni.
Caramella si spegne il 15 Agosto 1968, lasciando dietro di se, un grande vuoto ed un ricordo indelebile.