Se ne è andata così, in pochi istanti, la vita della giovane giarrese (Catania) Flavia Magro.
L’impatto dell’Alfa Mito, sulla quale viaggiava la scorsa notte seduta nei sedili posteriori, non le ha dato scampo. Il suo corpo ormai privo di vita è stato estratto dall’abitacolo della vettura, ridotto ad un ammasso di lamiere, dai vigili del fuoco intervenuti alle 4 del mattino, lungo il viale Africa a Catania, dopo il terribile schianto.
La dinamica dell’incidente autonomo è ancora al vaglio degli agenti della polizia municipale, gli altri due giovani , a bordo dell’auto con la vittima, sono stati trasportati in ambulanza all’ospedale Cannizzaro, le loro condizioni, tuttavia, non sarebbero gravi. Il conducente, stando alle prime indiscrezioni trapelate, sarebbe risultato positivo all’alcol test.
Il medico legale, incaricato dal magistrato che ha disposto il sequestro dell’Alfa Mito, eseguirà nelle prossime ore, una ispezione cadaverica.
Tutta da ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente; l’auto che percorreva il viale Africa, probabilmente a velocità sostenuta, forse a causa di un piccolo dislivello per la presenza di una caditoia, ha perso il controllo,andando a schiantarsi contro un albero. L’impatto violentissimo è stato fatale per la povera 19enne giarrese che è deceduta sul colpo.
Sul posto la Polizia Municipale, due ambulanze del 118 e i Vigili del Fuoco; I rilievi sono stati effettuati dagli uomini guidati dal comandante Pietro Belfiore e dal vicecomandante Stefano Sorbino, che stanno operando per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro, e stanno svolgendo le indagini. Nell’auto i vigili urbani hanno trovato anche una piccola dose di marijuana.
A Giarre, intanto, la morte della 19enne ha suscitato profonda commozione in particolare tra gli amici più vicini e quanti conoscevano la giovane vittima, descritta da tutti come una ragazza piena di vitalità; Flavia, banconista da circa 6 mesi nel centralissimo e frequentatissimo Bar del Corso di Giarre.
Oggi, nel locale di Corso Italia, e non solo, il clima che si respira è di profonda tristezza. Nessuna delle colleghe ha voglia di parlare,troppo il dolore per quella perdita improvvisa e inspiegabile. “Era una ragazza simpatica e sempre allegra”, questo il ricordo di uno tra i clienti fissi. La sua presenza in quel bar, da alcuni mesi a questa parte, era divenuta ormai una piacevole abitudine, un abitudine purtroppo brutalmente spezzata.