Amnesia globale temporanea. E’ questo ciò che avrebbe colpito lo scrittore Erri De Luca, soccorso nella giornata di ieri a seguito di una scalata a Gaeta, in provincia di Latina.
Lo scrittore, 64 anni, è riuscito a scendere autonomamente per un tratto della parete del Grottone, poi gli uomini del soccorso alpino lo hanno caricato sul velivolo e trasportato all’ospedale di Latina. Era cosciente e potrebbe aver avuto un problema neurologico.
E’ ricoverato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dopo il malore che lo ha colpito ieri pomeriggio durante un’arrampicata, una condizione transitoria in cui i pazienti che ne sono affetti non ricordano nulla se non gli ultimissimi avvenimenti, ma non comporta la perdita di conoscenza. Nel bollettino medico diramato ieri sera c’è scritto: ”De Luca è sempre stato vigile e collaborante, i primi accertamenti clinici e strumentali hanno dato esito negativo”.
L’autore, appassionato di montagna, aveva accusato un malore mentre si trovava con alcuni amici, appena terminata un’arrampicata, ed era stato ricoverato in codice rosso.
Attualmente i medici dell’ospedale lo stanno sottoponendo a una Tac; l ‘azienda sanitaria, inoltre, ha annunciato che presto diffonderà un comunicato sulle condizioni di salute dello scrittore.
Per lo scrittore nato a Napoli il 20 maggio del 1950, quella della montagna è una passione antica; tracce della sua passione, infatti, si trovano ovunque nelle sue opere, come ad esempio nel film Il turno di notte lo fanno le stelle, regia di Edoardo Ponti.
De Luca, inoltre, è un membro attivo del movimento No TAV, a tal proposito ha scritto Nemico pubblico. Dopo le sue dichiarazioni, contro la costruzione della linea ferroviaria TAV in Val di Susa, in cui incita al sabotaggio, è stato rinviato a giudizio per istigazione a delinquere.
Ha scritto quindi La parola contraria, pamphlet edito da Feltrinelli, in cui rivendica le proprie dichiarazioni rilasciate ai media; a tal proposito le dichiarazioni del presidente francese, Francois Hollande, che ha aderito all’appello lanciato dai politici e dagli intellettuali transalpini in difesa di De Luca, spiegando che “gli scrittori non si processano“.