Foglianise (Benevento) – città di 3.441 abitanti, luogo dove si è consumata l’ennesima triste storia di femminicidio. La vittima si chiamava Marcella Caruso, 40 anni, sposata, madre di tre figli. E’ stata ritrovata morta all’interno della sua abitazione in via San Rocco a Foglianise, sul suo corpo ferite da armi da taglio e segni di violenza.
I Carabinieri stanno cercando un uomo, coetaneo della donna assassinata, in possesso di una vettura Skoda Fabia, che si è schiantata contro un palo della luce a non più di duecento metri dall’abitazione della vittima. La persona individuata si sarebbe resa irreperibile ma, secondo gli inquirenti, avrebbe molto da dire sul nuovo caso di femminicidio.
Infatti si presume che, successivamente all’omicidio, l’ uomo nel fuggire in auto, avrebbe perso il controllo della propria vettura finendo la corsa contro un palo per darsi poi alla fuga a piedi. La tragica scoperta è stata compiuta nel momento in cui due delle tre figlie della donna sono rientrate a casa da scuola. Le figlie hanno inutilmente bussato più volte alla porta di casa, e non ricevendo risposta hanno contattato una parente in possesso delle chiavi di casa e, quindi, hanno ritrovata la propria madre riversa in una pozza di sangue.
Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di turno della Procura della Repubblica di Benevento, Marilia Capitanio, giunto sul posto anche il medico legale, Monica Fonzo. In serata, sulla vicenda, è giunto un comunicato stampa dei Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento che ha cercato di ricostruire la vicenda, l’uomo ricercato, la cui identità non è ancora resa nota, sarebbe un abitante del posto.
Oltre 100 i femminicidi dall’inizio dell’anno. Praticamente uno ogni tre giorni. In giugno Camera e Senato hanno avviato un iter legislativo per contrastare la violenza sulle donne, attraverso la ratifica della Convenzione di Istanbul e della presentazione in agosto di un decreto legge, convertito in legge.
Oltre metà dei femminicidi dell’ultima decade hanno interessato questa fascia d’età. Giovani donne e madri. Le donne muoiono principalmente per mano dei loro mariti, ex-mariti, padri, fratelli, fidanzati o amanti, innamorati respinti, insomma, per mano di uomini che avrebbero dovuto rappresentare una sicurezza.
I numeri in Italia sono impietosi; ma questi sono appena un’approssimazione: non esiste, infatti, un monitoraggio nazionale che metta insieme i dati delle varie associazioni con gli sforzi dei volontari fai-da-te, e con quelli delle istituzioni che, a diverso titolo hanno a che fare con la violenza contro le donne. Quando non si conosce un fenomeno o addirittura lo si disconosce è impossibile affrontarlo.