La Fondazione Polis della Regione Campania e Libera hanno promosso un progetto chiamato #NonInvano volto alla sensibilizzazione sul tema delle vittime innocenti della criminalità. 106 foto di vittime per fare memoria dei 335 innocenti uccisi dalla violenza criminale in Campania.
L’assessore regionale, Pasquale Sommese, è intervenuto all’inaugurazione del progetto #NONINVANO, in programma presso la sede della Fondazione Polis in via Raffaele De Cesare, nei pressi di palazzo Santa Lucia, il 19 Marzo, data non casuale, in cui ricorre il 21° anniversario dell’uccisione per mano della camorra del parroco di Casal di Principe don Peppe Diana.
Tra gli interventi troviamo anche il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, il presidente della Fondazione Polis Paolo Siani, il referente regionale di Libera Fabio Giuliani, il presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità Alfredo Avella, e il presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Polis, Geppino Fiorenza.
Le immagini sono affisse nella città di Napoli, all’esterno del Palazzo della Regione Campania e su quelle di Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito.
Tra le 106 foto esposte, anche quella di Pasquale Paola, massacrato da un commando di killer delle Brigate rosse, unitamente al vicequestore Antonio Ammaturo, il 15 luglio 1982, in piazza Nicola Amore a Napoli. Pasquale Paola aveva solo 32 anni quando fu ucciso, e sin da ragazzino aveva dimostrato uno sviscerato amore per la divisa; indossata per la prima volta nel 1970, quando entrò nella Polizia.
Dopo aver frequentato la suola di allievi di Alessandria e la scuola sottufficiali di Nettuno, prestò servizio a Torino, Novara e, infine, presso la Questura di Napoli. Nel 1981 fu premiato per servizio di Polizia giudiziaria di speciale importanza. Con decreto del Presidente della Repubblica, il 3 maggio 1984, alla memoria dell’agente Pasquale Paola, fu conferitala la medaglia d’oro al valore civile con la seguente motivazione: “Autista di funzionario di pubblica sicurezza impegnato in rischiose operazioni di Polizia giudiziaria, assolveva il proprio compito con serena dedizione ed alto senso del dovere, pur consapevole dei rischi personali connessi con la recrudescenza degli attentati contro i rappresentanti delle Forze dell’ordine. Riportava mortali lesioni in un feroce e proditorio agguato sacrificando la vita a difesa dello Stato e delle istituzioni”.
Le sue spoglie riposano nel cimitero di San Francesco, Vico Equense, e sulla lastra di marmo che le racchiude è scritto “A ricordo dei posteri questi grandi eroi non dovranno mai essere dimenticati”.
#NONINVANO, insomma, è una campagna per immagini che esprime mediante i volti delle vittime innocenti della criminalità, il senso della memoria e dell’impegno sociale che caratterizza i loro familiari, quotidianamente attivi sul territorio regionale nel diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, per testimoniare che i loro cari sono stati uccisi, appunto, NONINVANO.