Venerdì 20 marzo non sarà una data casuale: oltre all’equinozio di primavera , si verificherà un’eclissi di sole, un evento astronomico imperdibile. Questo perché si ripeterà nella stessa data solamente tra 19 anni. L’eclissi sarà totale solamente nelle isole Fær Øer e Svalbard, mentre in Italia, il Sole sarà oscurato al Nord per il 65%- 70 %, al Sud per circa il 50%. Gli italiani potranno godersi questo spettacolo tra le 9,30 e le 11,30 circa, con picco massimo intorno alle 10,30.
Qualche piccolo accorgimento– Guardare l’eclissi ad occhio nudo potrebbe arrecare danni seri alla vista. Infatti, durante un’eclissi parziale, il Sole continua a emettere raggi ultravioletti, infrarossi e onde radio: i rischi sono danni alla retina o nei casi peggiori cecità. E’ sufficiente, per godersi lo spettacolo in piena libertà , comprare occhiali con filtri appositi. Si tratta di occhiali di cartoncino con il filtro, mylar o astrosolar, per le lenti. Si possono acquistare con prezzi davvero modici on line oppure dagli ottici. Bene accetti sono anche gli occhiali da saldatore con indice di protezione numero 14 (reperibili nella maggior parte dei negozi di ferramenta). Tutto ciò è necessario anche se si usano telescopi o binocoli.
Eclissi leggendarie- “L’uomo dipende dal movimento del Sole. È regolare, affidabile, non lo si può manomettere. Poi, all’improvviso, ecco la tragedia: il tempo va fuori sesto, il Sole e la Luna si comportano come non dovrebbero”. Il Sole che “viene divorato” dall’ombra della Luna; la principale fonte di luce e calore dell’uomo che viene inghiottita per alcune ore anche in pieno giorno: un evento del genere veniva interpretato in modi diversi dalle civiltà antiche.
Alcune leggende spiegano le eclissi come “un furto”. Ciò accade nella mitologia induista. “Il demone Rahu si travestì da dio per poter rubare un sorso di un elisir che gli avrebbe dato l’immortalità. Ma il sole e la luna lo videro e avvisarono il dio Vishnu, che tagliò la testa al demone un attimo prima che l’elisir gli passasse nella gola. Da allora, solo la testa di Rahu è diventata immortale e continua a inseguire il sole e la luna nel cielo per vendicarsi. Ogni tanto li raggiunge e li divora: è allora che avviene l’eclissi.”
Altre come un vero e proprio “pasto”: I Vichinghi immaginavano che la dea del Sole con il suo carro fosse perennemente inseguita da Sköll, un dio lupo che voleva divorarla. “Una volta raggiunto il carro di Sol, il dio lupo Sköll ingoiava il sole, che dunque scompariva e la terra s’oscurava. I Vichinghi, allora, mettevano mano a spade e lance e urlavano freneticamente verso il cielo, brandendo le armi. Ricomparso il sole, essi lanciavano urla di gioia e di vittoria: il dio lupo, atterrito dalla loro forza, aveva risputato il sole.”
In Cina anticamente si pensava che durante un’eclissi un drago divorasse il Sole. “Gli antichi Cinesi cercavano di fare molto rumore per spaventare e scacciare il drago, suonando tamburi, scoccando freccie nell’aria e percuotendo delle pentole. Questa tradizione è sopravvissuta, in un certo senso, fino al secolo scorso, quando la Marina Imperiale Cinese usava sparare con le prorpie armi da cerimonia durante l’eclisse per scacciare simbolicamente il drago invisibile”.
Due eclissi storiche:
28 maggio 584 a.C. – L’eclisse fa finire una guerra: la più famosa eclisse solare dei tempi classici è quella che verificò nel mezzo della battaglia tra Persia e Lidia. I due eserciti stavano combattendo quando, improvvisamente, “il giorno si fece notte”. Secondo Erodoto, interpretando l’eclissi come un presagio, i due eserciti deposero le armi dopo 6 anni di guerra.
29 maggio 1919 – L’eclisse e la teoria di Einstein: quest’eclisse di sole è stata utilizzata per confermare la Teoria della relatività. “L’esperimento cercava di verificare la sua predizione che la velocità della luce sarebbe stata leggermente rallentata dalla gravità”.
Gli eventi – Se si vuole contemplare l’eclissi “in compagnia”, l’Unione Astrofili Italiani ha organizzato numerosi “Sun Party” dal Piemonte alla Sicilia. Inoltre, il canale ANSA Scienza e Tecnica trasmetterà le immagini del Virtual Telescope dal suggestivo parco dell’Appia Antica e l’Esa riprenderà l’eclissi da 800 chilometri di altezza.
Leggende antiche, storia, fascino: le eclissi hanno attraversato la storia dell’uomo e ancora oggi la “scomparsa momentanea del Sole” scuote le nostre certezze, lascia in noi un senso di “magico mistero”.