• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
mercoledì, 28 Maggio, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Mi chiamo David Raggi e sono morto perchè…

Luciana Esposito di Luciana Esposito
13 Marzo, 2015
in In evidenza
36
Mi chiamo David Raggi e sono morto perchè…
Share on FacebookShare on Twitter

377686_4459721542193_1543708799_nMi chiamo David Raggi, sono stato condannato a rimanere un eterno ragazzo di 27 anni, sono nato e cresciuto a Terni, ho un lavoro, vanto raro per i giovani di questa generazione, sono un informatore farmaceutico e in passato ho aiutato tante persone, in quanto, spesso ho vestito la tuta arancione e l’altruismo di chi lavora nel 118. Ieri sera, però, non ho potuto fare nulla per aiutare me stesso.

ADVERTISEMENT

L’altra sera, quando sono uscito di casa, avevo solo voglia di divertirmi e trascorrere la solita serata tra amici, non sapevo che sarei finito sui giornali e che non avrei più rivisto i miei genitori e mio fratello.

Non sapevo che sarei morto.

Sono morto perché sono stato colpito casualmente davanti ad un bar da un marocchino che ha dato di matto per una birra. Il personale, insieme ai due agenti in borghese presenti, hanno cercato di calamaro, ne è nato un parapiglia nel corso del quale sono stati rotti bicchieri e bottiglie. Quello straniero è entrato e uscito dal locale varie volte, me lo sono trovato davanti, per caso e mi ha colpito al collo con una bottiglia rotta. «Che mi guardi? Che cosa vuoi?» mi ha sbraitato contro prima di colpirmi.

Sono morto, semplicemente, perché il mio corpo ha impattato con la delirante e barcollante esagitazione di un uomo poco lucido e fuori controllo. Una mina vagante che ha lasciato esplodere la sua follia contro di me. Poteva esserci chiunque al posto mio. Invece c’ero io e quell’infausta morte ha squarciato la mia vita.

Ho chiesto al mio amico medico che per primo mi ha prestato soccorso di chiamare un’ambulanza, ma sapevo che non ci sarei arrivato all’ospedale e gliel’ho anche detto. Ho capito che quelli erano i miei ultimi, concitati respiri e che dovevo spenderli bene. E, allora, ho parlato con il cuore, ho lasciato parlare il cuore e ho avuto solo il tempo e la forza necessari per chiedere ai miei amici di dire alla mia famiglia che gli voglio bene.

68706_4661633989878_343661062_n

La polizia ha arrestato Amine Aassoul, un marocchino di 29 anni, lo hanno rintracciato in via Roma, poco distante dal luogo dove giaceva il mio corpo esanime. Era a dorso nudo e in stato di agitazione.

È stato lui ad uccidermi. Dopo hanno scoperto che Assoul, quel marocchino, il mio assassino, era arrivato a Terni nel 2007 dove aveva raggiunto la madre sposata con un uomo del posto. Dopo alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche gli era stato revocato il permesso di soggiorno e rimpatriato. Era poi tornato in Italia nel maggio dell’anno scorso, sbarcando a Lampedusa. La sua richiesta di asilo politico era stata respinta a ottobre e la squadra volante di Terni gli aveva notificato la decisione. Il marocchino aveva però fatto ricorso nei 30 giorni previsti ed era in attesa di una decisione in merito.

La mia morte è diventata, così, un affare di Stato, una di quelle vicende che mette tanta carne a cuocere e che consente a quella fazione politica di scagliarsi contro l’opposizione e a quest’ultimi, a loro volta, di inveire contro i primi.

Intanto io sono morto.

Il Viminale, Angelino Alfano, tanti “pezzi grossi” hanno espresso indignazione e cordoglio. Ma i miei genitori? Loro vedranno sfilare sagome e belle parole accanto al vuoto e al dolore, quello vero, quello che solo i genitori che piangono la morte di un figlio possono essere in grado di comprendere. Quando il trambusto sarà passato, accanto a loro, ai mio genitori, rimarranno ancora, sempre e solo vuoto e dolore.

Tutti, adesso, tesseranno le mie lodi, per quell’ipocrita, convenzionale e beffardo principio secondo il quale, quando si muore, diventiamo tutti belli e buoni.

Eppure, nel mio caso, è proprio vero.

1069225_10201475814808317_1853671997_n

Ero «un ragazzo d’oro»: aiutare gli altri era la filosofia che ha condito ed animato il senso della mia breve vita. Donavo il sangue, aiutavo gli altri, aiutavo “quelli come Assoul”, più abituati a difendersi da sguardi sprezzanti che a vedersi tendere una mano, dispensavo sorrisi ed altruismo, facevo ragionare le teste calde che inveivano contro “quelli come Assoul”, predicavo tolleranza ed integrazione.

“Un altro angelo nel cielo.. a vegliare su di noi..non meritavi questo.. eri un angelo sceso in terra.. un portatore sano di allegria e spensieratezza.. era impossibile non volerti bene e l’unica cosa che rimpiango è di non aver passato più tempo con te.. aver goduto di tutta la gioia e la voglia di vivere che avevi e regalavi a tutti” scrive il mio amico Fabio su facebook.

10416984_10204096711689101_210341485434240934_n

“Eri un angelo in terra ora vola in cielo in mezzo agli altri angeli del paradiso”, scrive, invece, Federica.

Ma non è per questo che mi sento preso in giro dal mio stesso destino, non solo perché ero “un giusto”. Nessuno meriterebbe di morire così. Nessuno dovrebbe morire così. Non si può morire così. Nessuno dovrà più morire così.

Chi dispone del potere necessario per intervenire, per non rendere vano il messaggio che ho cercato di inculcare nelle vite che si sono intrecciate con la mia, conferisca un senso alla mia insensata morte.

 

 

Tags: aggressionebottigliadavid raggiextracomunitarioterni
ADVERTISEMENT
Prec.

Eduardo Scarpetta, nasceva il 13 marzo il noto commediografo partenopeo

Succ.

Oceanus, “Un’altra Napoli”: il progetto dedicato al mare

Può interessarti

Martina, uccisa a 14 anni: un femminicidio che impone delle riflessioni
Cronaca

Martina, uccisa a 14 anni: un femminicidio che impone delle riflessioni

28 Maggio, 2025
Afragola, ore d’ansia per Martina: 14enne scomparsa nel nulla, ricerche in corso
Cronaca

Femminicidio ad Afragola: Martina Carbonaro uccisa a 14 anni dall’ex fidanzato 

28 Maggio, 2025
Afragola: Martina uccisa a 14 anni dall’ex fidanzato 
Cronaca

Afragola: Martina uccisa a 14 anni dall’ex fidanzato 

28 Maggio, 2025
La guerra degli ormeggi a Mergellina: lo scontro tra Rita De Crescenzo e Borrelli raccontato da Le Iene
In evidenza

La guerra degli ormeggi a Mergellina: lo scontro tra Rita De Crescenzo e Borrelli raccontato da Le Iene

28 Maggio, 2025
Presta 3mila euro, ne riscuote 40mila: donna arrestata per usura nel napoletano
Cronaca

Operazione Antimafia a Napoli: 21 arresti nel vesuviano, smantellate due organizzazioni legate ai Mazzarella

28 Maggio, 2025
Afragola: ritrovato il cadavere della 14enne scomparsa in un edificio abbandonato
Cronaca

Afragola: ritrovato il cadavere della 14enne scomparsa in un edificio abbandonato

28 Maggio, 2025
Succ.
Oceanus, “Un’altra Napoli”: il progetto dedicato al mare

Oceanus, "Un'altra Napoli": il progetto dedicato al mare

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Martina, uccisa a 14 anni: un femminicidio che impone delle riflessioni

Martina, uccisa a 14 anni: un femminicidio che impone delle riflessioni

di Luciana Esposito
28 Maggio, 2025
0

Martina Carbonaro aveva solo 14 anni. Una ragazzina piena di sogni, appassionata di cucina, con il desiderio di diventare una...

Afragola, ore d’ansia per Martina: 14enne scomparsa nel nulla, ricerche in corso

Femminicidio ad Afragola: Martina Carbonaro uccisa a 14 anni dall’ex fidanzato 

di Redazione Napolitan
28 Maggio, 2025
0

La comunità di Afragola è sconvolta dalla tragica morte di Martina Carbonaro, una ragazza di soli 14 anni, il cui...

Napoli capitale dell’innovazione: 29 e 30 maggio a Villa Doria d’Angri la X edizione di Innovation Village

Napoli capitale dell’innovazione: 29 e 30 maggio a Villa Doria d’Angri la X edizione di Innovation Village

di Redazione Napolitan
28 Maggio, 2025
0

Circa 300 relatori, 120 aziende, 33 espositori e 26 enti istituzionali saranno i protagonisti di Innovation Village 2025, in programma giovedì 29 e venerdì 30...

Maxi sequestro di droga e armi a Velletri: quattro arresti della Guardia di Finanza 

Maxi sequestro di droga e armi a Velletri: quattro arresti della Guardia di Finanza 

di Redazione Napolitan
28 Maggio, 2025
0

Un'importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di droga e di un...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?