Federico Bisceglia, magistrato della Procura di Napoli, è morto in un terribile incidente stradale avvenuto nei pressi di Castrovillari nella notte tra il 28 febbraio e l’1 marzo, mentre viaggiava sulla A3 Salerno-Reggio Calabria a bordo di una Lancia K che ad un certo punto è finita fuori strada sfondando le barriere laterali.
A bordo del mezzo, c’era anche una donna che è rimasta ferita ed è stata ricoverata all’ospedale di Cosenza.
Federico Bisceglia era uno dei magistrati che si occupavano delle indagini sui reati ambientali della cosiddetta “Terra dei Fuochi”, il traffico di rifiuti tossici e lo sversamento di liquami in mare a Capri.
Più recentemente, Bisceglia, si era occupato dell’ indagine riguardante la morte della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni che precipitò dal balcone nel Parco Verde di Caivano (Napoli) e per la quale fu fermato un uomo l’accusa di aver abusato della bambina. Dal momento che la dinamica dell’incidente risulterebbe poco chiara, sono iniziate a circolare subito le teorie del complotto più fantasiose secondo le quali il magistrato sarebbe stato ucciso perché “sapeva troppo” e per impedirgli “di scoprire tutta la verità”.
A tal proposito, c’è un giornale locale, La Provincia di Cosenza, che ha riservato un paio di inchieste alla morte di Bisceglia, sollevando interrogativi con un servizio di Michele Santagata, pubblicando una serie di foto sul luogo dell’incidente che destano alcune perplessità.
La prima riguarda proprio la dinamica: «L’Anas comunica che intorno alla mezzanotte di oggi, domenica 1 marzo 2015, si è verificato un incidente mortale al km 205,700 dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, in carreggiata sud tra gli svincoli di Frascineto e Sibari. Un’autovettura, per cause in corso di accertamento, ha impattato contro le barriere laterali in un tratto rettilineo non interessato da lavori di ammodernamento, finendo fuori strada dopo alcuni testacoda. L’impatto ha provocato il decesso di un esponente della magistratura e il ferimento di una seconda persona, entrambi a bordo del veicolo. Nell’incidente non sono stati coinvolti altri veicoli. L’autostrada è rimasta chiusa fino alle ore 5,00 circa di questa mattina, al termine della messa in sicurezza del tratto e la conclusione dei rilievi delle forze dell’ordine».
Dunque, stando alla prima ricostruzione, l’automobile del povero Bisceglia avrebbe compiuto alcuni testacoda impattando contro le barriere laterali prima di sfondarne una sul lato destro e finire in una scarpata. Un cronista del giornale cosentino, insieme con un esperto di sinistri, percorre quel tratto poco prima del km 205,700, notando che le barriere laterali sono integre, senza alcun segno di urto o striature di vernice. C’è invece un solo punto in cui la barriera sul lato destro risulta tranciata di netto e un po’ contorta, il punto in cui l’auto è uscita di strada e finita nella scarpata. L’erba della scarpata però non reca segni di pneumatici né altre tracce.
Altro dettaglio rilevato dai cronisti: poco prima dell’impatto non c’è alcun segno di frenata, come se la vettura fosse finita in un colpo solo contro il guard rail di destra.
Ulteriore stranezza riguarda la testimonianza raccolta dai cronisti di un altro incidente, avvenuto la stessa sera intorno alle 20.00, lungo lo stesso tratto ma sulla carreggiata opposta.
I due testimoni avrebbero visto dall’altra carreggiata mezzi dei pompieri, ambulanze e polizia stradale, intenti a soccorrere qualche mezzo coinvolto in un grave incidente. Il giorno dopo cercano la notizia sul web, ma trovano solo quella della morte del magistrato, sulla carreggiata Sud a mezzanotte circa. Loro invece hanno visto “qualcosa” su quella Nord alle 20,45. Quest’ultimo incidente però resta un miraggio. Anas e Stradale spiegano ai giornalisti cosentini che a loro non risulta nulla.
Ultimo tassello che non torna, infine, è riconducibile alla salute della passeggera che era in macchina con Bisceglia: «Migliorano intanto le condizioni della donna che era a bordo della Lancia K in compagnia di Bisceglia. La donna ha riportato alcune ferite e si trova ricoverata, in prognosi riservata, nell’ospedale di Cosenza. Le sue condizioni non destano preoccupazione». Prognosi riservata o nessuna preoccupazione? Non è chiaro neanche questo particolare.
Di fatto la dottoressa Russolillo viene dimessa due giorni dopo il ricovero in buone condizioni di salute, come è dimostrato dalla sua intervista “È stato un tragico incidente automobilistico. Non ricamateci sopra. Sono emotivamente provata. In questo momento posso solo esprimere tutto il mio dolore per la perdita di una persona che era cara a tanti. Ho riferito alla polizia che da parte mia c’è tutta la disponibilità a raccontare quello che è successo“.
Franco Giacomantonio, procuratore di Castrovillari spiega: «E’ stata fatta l’autopsia, della quale si attende la relazione autoptica. Faremo, naturalmente, la perizia tecnica sul mezzo e sulla parte di guard rail interessato dall’incidente, che è stato sequestrato. Per avere il quadro complessivo bisognerà attendere, probabilmente, un paio di mesi».
Attenderemo dunque un paio di mesi per chiarire, si spera, anche queste incongruenze.