L’11 e il 12 aprile prossimi, la lingua napoletana sarà protagonista di un evento storico in scena sul palcoscenico della quotidianità francese.
Il presidente dell’Associazione Notre Napul’à Visionaire e fervente sostenitore dell’insegnamento e della riscoperta della cultura napoletana in collaborazione con la dottoressa Véronique Autheman, presiederà come Socio Fondatore dell’associazione Alliance Européenne des Langues Régionales (A.E.L.R.), coordinata da Jean-Charles Tabacchi, vice-presidente del Collectif Prouvènço in occasione del prossimo Forum des Associations de Culture et de Traditions Provençales, a Maussanne-les-Alpilles.
L’obiettivo dell’A.E.R.L. in quanto confederazione che vuole farsi promotrice dell’importanza e della sopravvivenza delle culture locali e, per l’appunto regionali, si sposa perfettamente con l’intento della neo-associazione Notre Napul’à Visionaire.
Come esplicita il direttore Massimiliano Verde presenta l’evento: «Notre Napul’à Visionaire ha come scopo la promozione culturale, linguistica, storico-artistica, scientifica e sociale del “Mezzogiorno”. Aderirà come Socio Fondatore dell’Alliance in quanto associazione europea e internazionale, che ha per scopo quello della promozione, dell’insegnamento, della diffusione, della tutela, della difesa da ogni discriminazione, dell’identità culturale e linguistica degli aderenti che, nel caso di Notre Napul’a Visionaire, riguarda Napoli, il Napoletano e la Campania con lo scopo, tra gli altri, dell’istituzione dell’abilitazione all’insegnamento del Napoletano, in sede nazionale ed internazionale.»
Notre Napul’a Visionaire, difatti, sceglie un taglio internazionale perché «ha le caratteristiche dell’universalità, dell’umanesimo e del cosmopolitismo proprie della civiltà Napoletana», come asserisce il Dott. Massimiliano Verde. Elementi necessari affinché la civiltà di Napoli, ampiamente intesa, e l’adesione ad un’Alliance (a-partitica) possano divenire un ponte per realizzare progetti socio-didattico-culturali per Napoli e per la Campania. Ed ecco perché l’evento dell’11 e del 12 aprile è tanto importante quanto il desiderio e la volontà di trovare nuovi iscritti a sostegno, prima di tutto, di un’idea di ricostruzione dell’identità locale e quindi personale, da cui possa prendere forma davvero quell’ideale non ancora del tutto chiaro di comunità europea e globale.
A tal proposito Massimiliano Verde parla di evento storico non a caso, in quanto come lui stesso spiega: «per la prima volta, la Lingua Napoletana riceverà piena legittimazione in un consesso internazionale, all’interno di una Libera Associazione Internazionale, fatta da reali rappresentanze dei popoli aderenti coi quali Notre Napul’a Visionaire, nel più ampio spirito che contraddistingue da sempre la civiltà di Napoli da 3000 anni, coopererà per risolvere problematiche comuni a tutti gli aderenti appunto». E aggiunge che l’importanza di aderire a Notre Napul’a Visionaire risiede nel portare avanti con le scuole, enti istituzionali pubblici o privati, ogni sorta di progetto professionale qualificato e serio per la comunità napoletana e campana, soprattutto per i suoi ambienti più “fragili” e “disagiati”, a partire dalle nuove e nuovissime generazioni. Un riscatto sociale anche, se pensiamo che partecipando in massa ad un’organizzazione estera come l’Alliance si potrà offrire a Napoli e alla sua cultura una ventata di positivismo e freschezza contro tutti gli stereotipi e cliché sedimentatisi nel tempo e nello spazio.