♫ ♪♫ ♪.. Passeggiando in bicicletta….
insieme a te…..
pedalare senza fretta…
la domenica mattina… ♫ ♪♫ ♪
Il progetto Bike Sharing Napoli, partito a fine Gennaio 2015, non è nato per consentire passeggiate domenicali all’aria aperta, così come si può pensare e meno che mai, di poterlo fare senza fretta alcuna, come cita il testo di una nota canzone di Riccardo Cocciante.
Il progetto è stato ideato e fortemente voluto, per invogliare i cittadini a non utilizzare le proprie auto, sia se si tratta di raggiungere il posto di lavoro, sia per espletare tutte quelle commissioni che richiedono file interminabili nel traffico cittadino, causando emissioni indiscriminate di CO2 e paralizzando l’intero centro urbano.
Proponimento ammirevole e degno di nota ma, allo stato attuale, pressoché inattuabile.
Ad un mese dall’inizio della sperimentazione è chiaro che la finalità del progetto è ancora lungi dal diventare un successo per almeno tre motivi.
La bicicletta risulta essere fin troppo pesante e i rapporti del cambio inadeguati al fondo stradale della città, un normale pendolare o un turista, si trova subito in difficoltà, basta un piccolo strappo di trecento metri, per rimanere senza fiato.
Il secondo limite di questo progetto – che ne determinerà il fallimento, se non si porrà rimedio – almeno come strumento per incentivare la mobilità ecosostenibile è la dislocazione delle postazioni. Alcune di esse sono a distanza così ravvicinata da essere inutili e i 30 minuti a disposizione per l’utilizzo della bici sono addirittura troppi. Le uniche due che sembrano avere un senso sono quella alla Stazione Centrale e quella vicino al parcheggio intermodale di Via Brin e qui i 30 minuti davvero non bastano. Per come sono state disposte le postazioni, talune zone sono servite ed altre del tutto ignorate, eludendo l’utilità e l’efficacia alle quali l’iniziativa doveva prioritariamente auspicare.
Infine, la mancanza assoluta di infrastrutture per pedalare in sicurezza di cui non è responsabile chi si occupa del servizio di bike sharing, ma l’amministrazione comunale. Tutta la (limitata) zona nel raggio di utilizzo temporale del bike sharing è sprovvista di percorsi ciclabili, tranne le due postazioni a ridosso del lungomare.
Essendo ancora in fase sperimentale, ad un mese dalla sua nascita, il progetto palesa sul campo la necessità di essere rivisto e perfezionato in relazione a quelle che sono le esigenze e le problematiche della metropoli partenopea.