L’ennesimo schiaffo ad un meridione scientemente relegato ai margini della nazione: Il 2 febbraio 2015 le Ferrovie hanno ufficializzato l’Italia a due velocità, la discriminazione di Stato ha colpito ancora una volta la Sicilia e la Calabria, l’intenzione di dismettere la continuità territoriale da e per l’isola, con il conseguente ridimensionamento del servizio di traghettamento.
Così i diritti essenziali che in altre latitudini si potenziano nell’estremo, al sud vengono soppressi. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha presentato alla Commissione europea un piano organico di interventi infrastrutturali con richiesta di finanziamento in base ai bandi TENT-T 2014, ma non sono presenti progetti per la Sicilia.
Il movimento popolare #ilferribottenonsitocca non si arrende nella battaglia contro il Piano di dismissioni delle FS e non lascia, anzi “raddoppia” (per usare un termine ferroviario), preparando l’Assemblea che unirà due regioni, Sicilia e Calabria in un’unica voce, il 25 marzo: “Noi vogliamo tutto– ha spiegato in conferenza stampa Francesca Fusco – vogliamo treni europei su navi moderne, merci su rotaia per liberare Messina dai tir, metroferrovia ed ex Metromare, contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale, infrastrutture e politiche tariffarie. Noi non vogliamo difendere l’esistente, vogliamo tutto e chiediamo ai siciliani ed ai calabresi di far sentire la loro voce”.
Questa volta il territorio non è disposto alla trattativa, le soggettività che hanno deciso di risvegliare la coscienza dei diritti si sono unite nel Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca che continua a registrare adesioni e consenso. Non sarà la solita lotta di retroguardia per accettare il male minore. Nessuno dei servizi essenziali può escluderne un altro, l’offerta dei treni a lunga percorrenza non può essere dimezzata con la promessa di un ipotetico potenziamento del traghettamento veloce per l’attraversamento dello Stretto a piedi, sono servizi differenti da proporre ad utenze con diverse esigenze, i progetti di baratto saranno respinti dal Basso, noi vogliamo tutto!. Questo lo slogan del movimento popolare.
Si vuole impegnare il presidente Crocetta a difendere la causa della Sicilia; la regione deve pretendere trasporti europei, treni e traghetti moderni, la lunga percorrenza, il trasferimento delle merci su rotaia per liberare le città dai tir, la metropolitana del mare con mezzi veloci per i pendolari dello Stretto, la metroferrovia locale, tariffe integrate, il contratto di servizio per il trasporto ferroviario nell’isola e il potenziamento delle infrastrutture.
L’intento delle ferrovie di escludere la Trinacria dai servizi più funzionali e di qualità, si nota già dalla reclame per l’expo 2015. La promozione e la scontistica riguardano soltanto quei treni che in Sicilia non ci arrivano e dalla Sicilia neanche partono. Il neonato movimento si prepara quindi alla grande assemblea popolare che coinvolgerà anche i viaggiatori calabresi, prevista per il 25 marzo a palazzo Zanca, in concomitanza con lo sciopero generale dei ferrovieri siciliani.
Il movimento #ilferribottenonsitocca sta riuscendo nel piccolo grande miracolo di unire al di là delle bandiere, sulla base di una proposta concreta, che nella sua semplicità potrebbe persino apparire banale se non addirittura scontata: treni europei su navi moderne. Non si chiedono astronavi, ma locomotive più moderne che potrebbero “farci traghettare” dall’era dell’Intercity a quella del Frecciabianca. La proposta ha soluzioni per consentire risparmi in termini di tempo e ridurre ad esempio il viaggio Palermo-Roma a 9 ore e 25 minuti, navigazione inclusa.
il Movimento Popolare si compatta, si organizza e fissa gli obiettivi: coinvolgere il territorio nella battaglia di civiltà, pressare gli Enti locali a rigettare il piano di dismissione di FS e rivendicare il potenziamento del diritto universale alla mobilità dell’uomo, sostenere le lotte dei lavoratori volte alla difesa dei livelli occupazionali e al potenziamento dei trasporti e della navigazione.
Il Movimento invita inoltre tutte le associazioni e i movimenti cittadini che volessero organizzare incontri sulla tematica della mobilità. Per i contattatti: [email protected].