L’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha recentemente pubblicato i dati relativi alla spesa sanitaria nelle varie regioni d’Italia nel periodo compreso tra il 2008 ed il 2013.
Dalla tabella è emerso che la Campania detiene il primato in fatto di riduzione della spesa corrente, infatti tra il 2010 ed il 2013 nella nostra regione c’è stata una diminuzione dei costi del 2,04%
Il livello di spesa, calcolato al netto della mobilità passiva ed al lordo degli ammortamenti e del saldo valutazioni/svalutazioni, prende in considerazione i soli costi degli enti gestiti dalla Regione, quali ASL, aziende ospedaliere, policlinici universitari e IRCCS.
La contrazione della spesa, che dimostra che la sanità è stata oggetto di una serie di politiche di contenimento dei costi è stata commentata in modo entusiastico dal Presidente della Regione Stefano Caldoro, che ha sottolineato anche gli importanti miglioramenti sui Livelli Essenziali di Assistenza: in questo ambito la Campania ha recuperato 27 punti in soli due anni, arrivando ad essere la prima del Sud e la terza in Italia.
Nonostante questo, la nostra regione è risultata ultima nel 2013: i 31 servizi presi ad esame e valutati (tra cui tassi di vaccinazione, ricoveri e assistenza agli anziani) non sono allo stesso livello qualitativo di quelli erogati nella altre regioni.
D’altronde, la critica condizione della sanità in Campania è tristemente nota: nel solo 2015 ci sono stati problemi al Loreto Mare, -le cui condizioni sono state denunciate anche dal programma “Striscia la Notizia”- dove un 25enne è morto dopo essere stato dimesso e al San Giovanni Bosco, dove a causa di un’infiltrazione d’acqua è stato necessario trasferire i pazienti e al Santobono, dove è spirata una bambina di soli 8 mesi e ancora al Cardarelli -la cui deriva era stata più volte segnalata dai sindacalisti di Fials- dove si è consumata la tragica vicenda del 35enne lasciato al freddo e successivamente deceduto.
Insufficienza di posti letto che si traduce in “ricoveri di fortuna”, mediante l’improprio supporto di barelle, anche sottratte dalle ambulanze che, pertanto, si vedono impossibilitate a svolgere l’attività di pronto soccorso.
Pazienti lasciati giacere nei corridoi e costretti a destreggiarsi tra infiltrazioni d’acqua e condizioni non solo invivibili, ma soprattutto abili a sottrarre dignità e decoro allo status di “paziente” in quanto persona bisognosa di cure. Una condizione che andrebbe valutata, concepita e tutelata nel complesso, tenendo conto anche della condizione psicologica nella quale imperversa un soggetto affetto da patologie e che, costretto a subire una simile situazione di disagio, capace di sortire senz’altro effetti/conseguenze anche sulla sfera psico-emotiva.
La presidentessa della Federazione Sanità Rosanna Giordano afferma: “La sanità pubblica campana è sempre stata agli onori della cronaca per gli sprechi e l’inefficienza, mai per le sue tante eccellenze. In un tempo di forte crisi economica come questo, il rigore è d’obbligo ma deve essere accompagnato da una strategia protesa a garantire servizi di qualità. Le fasce deboli della società crescono e con esse il bisogno di assistenza e cure.”
In tale ottica, grandi passi in avanti sono stati compiuti per conferire al Mezzogiorno un polo di eccellenza della sanità pubblica. L’Ospedale del Mare, superate le traversie burocratiche, in tal senso, dovrebbe personificare l’emblema della ripresa del sistema sanitario, non solo campano, ma dell’intero Meridione.
La struttura, completerà il cantiere il 29 agosto del 2015 e aprirà i battenti al pubblico a gennaio 2016.
Un centro Hub di 3° livello; un centro Hub di 1° livello per emergenza cardiologica; centro Hub di 2° livello per ictus cerebrale acuto: stroke unit (dotato dell’U.O. di Neurologia, di Neuroradiologia e Neurochirurgia); Stone Center per il trattamento della calcolosi renouretrale, comprensivo della litotrissia extracorporea e della lasertrissia; centro Trauma di Alta Specializzazione di riferimento per tutto l’ambito regionale dotato di un reparto di Unità Spinale Unipolare: questo è quanto sarà in grado di fornire all’utenza, ai pazienti, l’Ospedale del Mare. Quando sarà definitivamente ultimato e funzionante.