Eccellenza campana per antonomasia, è il Teatro San Carlo di Napoli. Il “Tempio della lirica” più antico d’Europa, risulta il teatro più prestigioso al mondo.
Considerato dall’Unesco, Patrimonio dell’Umanità, per le sue decorazioni e arredi, valorizzati da un vivace drappeggio rosso, Il San Carlo è risultato al primo posto nella classifica del National Geografic, superando la Scala di Milano, costruita 41 anni dopo il nostro “real teatro”, e la Fenice di Venezia, risalente a 55 anni dopo l’inaugurazione del San Carlo.
Primeggiando anche nella graduatoria di Best5.it che lo ha reputato il teatro più bello in assoluto, il San Carlo di Napoli lascia tutti i visitatori a bocca aperta. Simbolo della città partenopea, realizzato per volere del Re Carlo III di Borbone fortemente intenzionato a creare qualcosa che rappresentasse il suo potere regio, il teatro possiede una real fabbrica centrale, con una sala lunga 28,6 metri e larga 22,5 metri, contenente 184 palchi, compresi quelli di proscenio, disposti in sei ordini, più un palco reale capace di ospitare dieci persone, per una capienza complessiva di 1379 posti.
Maestoso e fastoso, dalla sua inaugurazione avvenuta la sera del 4 novembre, giorno dell’onomastico del sovrano, quando fu rappresentato l’Achille in Sciro di Pietro Metastasio, il Teatro San Carlo è stato sfondo di rappresentazioni di lirica, danza e non solo, di grande qualità. Da sempre attivo, eccetto una breve parentesi che lo vide chiuso a causa di un incendio, il teatro più famoso di Napoli e del mondo, portò al tempo della sua riapertura del 12 gennaio 1817, lo scrittore Stendhal a scrivere: “Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro ma ne dia la più pallida idea. Questa sala, ricostruita in trecento giorni, è un colpo di Stato. Essa garantisce al re, meglio della legge più perfetta, il favore popolare… Chi volesse farsi lapidare, non avrebbe che da trovarvi un difetto. Appena parlate di Ferdinando, vi dicono: ‘ha ricostruito il San Carlo!’”.
A dare celebrità al San Carlo, fu un compositore d’eccezione. L’esibizione del 4 ottobre del 1815, dell’allora 23enne Gioacchino Rossini, con la sua prima opera, Elisabetta Regina d’Inghilterra, ha reso il Teatro simbolo di Napoli, “Tempio dell’arte internazionale”, luogo in cui tutti gli artisti di fama mondiale desiderano esibirsi, per dare lustro e valore alla propria carriera.