L’attore partenopeo Toni Servillo è “l’interprete italiano vivente più famoso al mondo” oltre ad essere divenuto “un vero maestro, punto di riferimento per attori, drammaturghi e registi emergenti”: queste sono solo due delle tante motivazioni che hanno spinto i professori del Dipartimento di Arte Visive performative mediali dell’Università di Bologna “Alma Mater” a conferire a Servillo una laurea ad honorem in Discipline della Musica e del Teatro.
Ieri, presso l’Aula Magna “Santa Lucia” il rettore Ivano Dionigi ha consegnato all’artista originario di Afragola l’importante attestato. Visibilmente commosso, il protagonista del film premio Oscar “La Grande Bellezza” ha commentato: “E’ un’emozione molto grande, non mi sono mai laureato, quindi questa per me è davvero la prima laurea”
Toni Servillo non ha potuto a fare a meno di menzionare la sua cara Napoli, che ha definito “città-mondo”, e ricordare chi l’amava almeno quanto lui: Lucio Dalla, il cantante con il quale “era nata un’amicizia ed un affetto profondo”
Il neo laureato asserisce che il riconoscimento che gli è stato conferito “deve essere una lezione per i giovani che vogliono fare questo mestiere, svolgendolo in maniera seria e nobile”. Probabilmente per questo la prima parte del suo discorso è stata dedicata a Luca Ronconi, che faceva teatro “tenendosi a riparo da esibizionismi e narcisismi” al contrario delle tante celebrità in questa “miseranda epoca di talent show”
L’attore ha poi espresso il suo entusiasmo per il rinnovamento che il mondo dello spettacolo del Paese sta subendo: “I riconoscimenti internazionali che il cinema italiano sta ricevendo sono sotto gli occhi di tutti. Spero che le istituzioni operino degli investimenti per garantire alle trasformazioni stabilità e serenità di percorso”