Jobs act: questo concetto, che somiglia al nome di un medicinale per il mal di testa, consiste in una serie di riforme proposte dal presidente del Consiglio Renzi.
Proponiamo di seguito una sintesi a grandi linee per chi non ne avesse ancora chiara la struttura.
-Maggiori tutele per ogni anno di servizio in più (una sorta di “bonus” per chi guadagna l’anzianità di servizio, all’interno di un contesto di contratto a tempo indeterminato) e per chi perde il posto di lavoro. In particolare, è previsto un reintegro per i licenziamenti per motivi discriminatori immotivati (mentre un indennizzo per quelli motivati, crescente al crescere degli anni di servizio) e per quelli disciplinari.
–Flessibilità nella disposizione delle mansioni, in base alle esigenze e competenze dei lavoratori.
-Revisione delle tipologie contrattuali: eliminati i contratti “a progetto”.
-Disposizioni per venire incontro al periodo di maternità, anche per le lavoratrici senza un contratto a tempo indeterminato.
-Costituzione di un’agenzia nazionale per il lavoro secondo il modello tedesco.