Giovedì scorso in Commissione Giustizia erano stati ascoltate le associazioni per i diritti LGBT, l’altro ieri è toccato alle associazioni per la Difesa della Famiglia tradizionale far sentire la propria voce in merito alla proposta di legge sulle unioni civili.
Quanto successo in aula ha dello scandaloso: la dottoressa Dina Nerozzi, medico psichiatra, ha asserito “E’ da chiarire cosa significa ‘vincolo affettivo’. Io provo affetto per il mio cane, posso per questo sposarlo?”
I senatori del PD Monica Cirinnà e Sergio Lo Giudice, rispettivamente relatrice del disegno di legge e primo firmatario, sconvolti ed offesi hanno abbandonato l’aula.
L’audizione è continuata con gli interventi dei portavoce delle associazioni: Federica Bonomi del comitato “Di mamma ce n’è una sola” si è dichiarata sconcertata dal pericolo che questa legge può comportare, ovvero le unioni multiple o tra specie diverse mentre Mario Binasco, docente di psicologia e psicopatologia dei legami familiari ha paragonato la proposta alla cellula terroristica dell’Isis, perché “pretende di negare la realtà e piegarla a regola astratta, con la stessa logica dei campi di concentramento. Il riconoscimento della forma matrimoniale con altro nome- previsto dal ddl- distruggerebbe l’appoggio sociale ai legami familiari originari. Prevarrebbero istinti di morte, l’Isis non è tanto diverso“
Il disegno di legge più discusso degli ultimi tempi sarà votata la prossima settimana, quando partirà la fase emendativa che potrebbe stravolgere o annientare il progetto; questo non intimorisce Lo Giudice che afferma: “Ogni passaggio sarà complicato e pieno di insidie, ogni emendamento rischia di compromettere il progetto soprattutto con una maggioranza così ballerina. Mi conforta il fatto che stiamo arrivando alla votazione sul testo base che è davvero ottimo”
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi auspica la ricerca di un “punto di equilibrio” su questa legge che dovrebbe concludere il suo percorso a marzo.