Era il 21 febbraio 1958 quando la mente dell’artista inglese Gerald Holtom partorì il segno della Pace: il cerchio tagliato da tre linee.
Nel momento in cui il mondo sembrava sull’orlo di una guerra distruttiva, il giovane esercito della pace trovò il simbolo giusto per dare forza al proprio dissenso. Da quel giorno in poi, quel simbolo non smise mai di comparire su bandiere, cartelli e finanche sulle guance, ogniqualvolta e in ogni luogo della Terra in cui bisognava fermare il ricorso alle armi. Gerald Holtom era disegnatore laureatosi al Royal College of Art di Londra, che durante la Seconda guerra mondiale si era dichiarato obiettore di coscienza.
Convinto che le battaglie del movimento potevano risultare più incisive se accompagnate da un logo efficace, Holtom ci lavorò su, indirizzandosi verso un criterio che si rivelò efficace. Ispirandosi all’alfabeto semaforico, cercò di combinare la lettera “N” (rappresentata da due braccia distese verso il basso a 45°) con la “D” (un braccio disteso sopra la testa, l’altro disteso in basso), iniziali delle parole “nuclear” e “disarmament”. Completò l’opera inserendole all’interno di un cerchio che simboleggiava la Terra. Più tardi lo stesso Holtom rivelò di essersi ispirato al gesto disperato del contadino ritratto nel celebre dipinto “Il 3 maggio 1808” di Francisco Goya. Il debutto ufficiale del simbolo avvenne ad aprile in occasione di una marcia partita da Trafalgar Square e diretta alla fabbrica d’armi di Aldermaston.
La vera esplosione del simbolo della pace si manifestò negli anni ’60 in occasione dei movimenti spontanei contro la guerra del Vietnam che attraversarono tutti gli Stati Uniti. La facilità con cui il cerchio e le tre linee potevano essere tracciate permisero al logo creato da Holtom di coprire i volti, i muri e le automobili di un’intera generazione.
Nonostante l’opposizione dei conservatori dell’epoca – la John Birch Society definì il disegno di Holtom un simbolo satanico – il segno scavalcò indenne gli anni ’70 e ’80, accrescendo sempre di più la sua diffusione fino a oggi. Chiunque voglia testimoniare idee di pace e libertà, avrà sempre quell’emblema cui fare riferimento. In poco tempo il “cerchio tagliato da tre linee” soppiantò i vecchi simboli di pace, come il ramoscello d’ulivo (utilizzato ancora per lo più nell’orbita cristiana) e divenne per le generazioni successive l’emblema di impegno contro la guerra più diffuso nel mondo.
Dal momento che Holtom lasciò piena libertà di utilizzare la sua opera, qualche società statunitense negli anni ’70 tentò di registrare il marchio e sfruttarlo commercialmente, ma ricevendo un fermo diniego dall’Ufficio brevetti. L’originale del logo ideato nel 1959 è attualmente conservato al Museo della Pace di Bradford, in Inghilterra.
I manifestanti che da generazioni sfilano per le strade di mezzo mondo contro tutte le guerre sono, sono stati e saranno sempre accomunati da quel simbolo, capace di personificare un significato eterno.