La storia che vi raccontiamo oggi è una storia d’amore,in una delle forme più belle e pure che esistano,ovvero l’amore per la propria città e per le sue bellezze troppo spesso deturpate,vendalizzate,dimenticate.
Le protagoniste di questo “Sogno d’amore” sono due sorelle napoletane, Valeria e la compianta Ilaria Iodice, cresciute sui gradini dei monumenti di Porta Capuana,innamorate di Napoli e delle sue bellezze tanto da fondare un’associazione culturale battezzata” Le Due Sirene” che come si apprende dal sito ufficiale dell’associazione ha lo scopo di creare una consapevolezza storico-artistica e culturale, identificativa del territorio campano e napoletano. La scelta di costituirsi come associazione è venuta dopo anni di esperienza nel campo del turismo e della divulgazione delle arti e della cultura partenopea, scegliendo come primo obiettivo la riqualificazione della zona identificata come “Rione Porta Capuana”, quartiere da troppo tempo fuori dai percorsi turistici più noti, ma pieno di splendidi monumenti: la Chiesa di Santa Caterina a Formiello con i suoi chiostri inglobati nell’ex Lanificio Sava, alla Porta Capuana e alle varie altre torri della murazione aragonese, al Castel Capuano con la Fontana del Formiello, all’edicola monumentale di San Gennaro.
Tra i progetti promossi dall’associazione ci sono il restauro della Fontana del Formiello, già completato per la parte architettonica (si attende il ripristino della condotta idrica che spetta alle Istituzioni) e dell’Edicola di San Gennaro, sul sagrato della Chiesa di Santa Caterina a Formiello.
La monumentale Fontana del Formiello risale al 1573.Dopo diversi restauri fu smontata sul finire dell’Ottocento e collocata nei depositi comunali. Nel 1930 fu ricostruita sul lato orientale, ed in seguito si provvide ad isolarla con una cancellata.Presenta un disegno a due ordini: quello inferiore poggia su uno zoccolo al quale sono affisse tre teste leonine, dalle cui bocche sgorgava l’acqua,quello superiore reca al centro lo stemma reale degli Asburgo.Nei quattro medaglioni sono scolpiti a bassorilievo due volti maschili e due femminili, identificabili probabilmente con le Quattro Stagioni.
L’Edicola di San Gennaro è, posta in piazza Enrico De Nicola in posizione pressoché centrale tra il Castel Capuano, la chiesa di Santa Caterina a Formiello e porta Capuana.
Essa fu eretta per volere della deputazione del Tesoro di San Gennaro come ringraziamento per la protezione accordata dal Santo alla città in occasione di varie calamità.L’opera fu progettata da Ferdinando Sanfelice mentre l’esecuzione delle sculture fu affidata nel 1706 a Lorenzo Vaccaro e completata dal figlio di questi Domenico Antonio che nel 1708 portò a termine il monumento scolpendo il busto di san Gennaro, dall’aspetto bonario, diverso da quello aristocratico che di solito gli si attribuiva.
Il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza per i B A P S A E per Napoli e Provincia e dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli mentre l’associazione ha affidato i lavori alla ditta certificata VN Restauro che ha da poco iniziato i lavori.
Questo progetto portato avanti con determinazione da Valeria Iodice in ricordo della sorella Ilaria,prematuramente scomparsa per un male incurabile,è il frutto di una grande sinergia d’amore.
Infatti cittadini volontari e altre associazioni si sono occupati gratuitamente della pulizia dei due siti prima di affidarli alle mani esperte dei restauratori. Tra queste bisogna annoverare Cleanap che porta avanti una guerilla pacifica a colpi di rastrelli,scope e pennelli e che in pochi mesi ha strappato all’incuria e al degrado piazze , strade e monumenti della città.
Contestualmente è cominciata una raccolta fondi allo scopo di coprire parte delle spese di restauro e manutenzione a cui tutti i cittadini possono partecipare per riappropriarsi attivamente della nostra città!
La modalità per effettuare una donazione :
Bonifico bancario intestato a: LE DUE SIRENE
IBAN: IT87Q0103003403000001824522