Quando si parla di Carnevale, si è portati subito a pensare ai grandiosi avvenimenti festosi che coinvolgono l’intera popolazione di paesi: giovani, anziani, uomini, donne, tutti sfilano lungo le vie del paese seguendo i carri in maschera e gozzovigliando senza limiti.
Il Carnevale più famoso è indubbiamente quello di Rio de Janerio in Brasile, dove milioni di persone si riversano per le strade ballando per interminabili giornate di festa nelle quali è concesso davvero tutto. Anche nella nostra bella Italia però, si vive in modo particolarmente vitale il carnevale, o sarebbe meglio dire “i mille carnevali“, che per originalità e tradizione non hanno eguali al mondo.
Si può dire che tanti siano i modi e i luoghi diversi in Italia in cui si festeggia questo gioioso avvenimento. Sarebbe impossibile riuscire a parlare di come tutti i nostri paesi e le nostre città festeggiano questa ricorrenza di origine religiose; infatti oltre ai famosissimi carnevali di Venezia, Viareggio, Ivrea, Fano, San Marino, San Remo e quello Ambrosiano, ogni regione italiana vanta una tradizione incredibilmente antica e variegata.
Ma, avendo il carnevale origini religiose e in parte contadine, ed essendo per sua natura una festa che coinvolge il piccolo borgo o il paesino, non da meno sono le manifestazioni del folklore più tipicamente provinciale riferendoci all’area geografica del sud Italia.
A Palma Campania, nel napoletano, il carnevale arriva in Quadriglia, meccanismo di spettacolo che raccoglie il meglio di una tradizione centenaria tra le più antiche in Campania, e continua ad esprimere il carattere culturale più genuino di una memoria storica che affonda le radici nel carnevale napoletano del XVII secolo.
Un patrimonio di folklore autentico vissuto da migliaia di persone mascherate che si sfidano in un’avvincente competizione musicale. Un carnevale diverso da tutti gli altri, dove i carri sono addirittura, un elemento secondario. Il carnevale di Palma Campania si sviluppa dalla Domenica al Martedì grasso in tre giornate tutte da vivere.
Doveroso ricordare anche il programma del Più Bel Carnevale di Sicilia. Un programma fitto di appuntamenti e spettacoli che fino alla notte di martedì, trasformerà il centro di Acireale in un vero e proprio Paese delle Meraviglie. La festa è ricominciata con le Scuole in maschera. I più piccoli hanno sfilato lungo il circuito del Carnevale con il loro costumi e si sono poi esibiti, secondo la tradizione in piazza Duomo. Purtroppo quest’anno il Carnevale di Acireale è stato colpito dal maltempo. Solo sabato la pioggia ha concesso una tregua, mentre oggi a causa di un preallarme meteo, è stato sospeso il programma del gran finale.
Il programma del Carnevale di Sciacca propone i caratteristici festeggiamenti che vantano la tradizionale sfilata dei carri allegorici, svoltasi sabato 14 febbraio scorso e replicata domenica 15.
Le altre sfilate sono previste lunedì 16 e martedì 17. A proseguire i festeggiamenti del martedì grasso, dall’una di notte si terrà l’esibizione di una rappresentanza dei gruppi mascherati presenti sui carri allegorici, con la riconsegna delle chiavi della città al Sindaco di Sciacca.
Il gran finale è previsto all’1,30 con il rogo di Peppe Nappa, tradizionale maschera siciliana che viene rappresentata su un carro allegorico fuori concorso che apre annualmente la sfilata, facendo diventare la maschera, simbolicamente, il sindaco della città durante il periodo del Carnevale.
Queste sono solo alcune delle più tradizionali feste folkloristiche avviate per celebrare il Carnevale, che infatti rappresenta l’espressione dell’identità locale, con figure giunteci quasi intatte dal passato e comuni anche ad altre manifestazioni analoghe.
Nel corso degli anni il corteo di Carnevale si evolve, conservando, però, la memoria di figure ben codificate che ogni generazione consegna alla successiva.