Quelle che affiancano queste parole sono immagini che colpiscono dritto al cuore e che ci lasciano comprendere come e quanto le razzie attuate dall’Isis siano vicine e tangibili anche alla nostra realtà.
Una sequenza di morte che tocca ed emoziona i cuori partenopei, in maniera più vibrante rispetto alle macabre scene che incessantemente si susseguono, perché vedono l’orrore generato dall’Isis contaminare i venerati colori azzurri.
Si cerca di capire se si tratti di un fotomontaggio di pessimo gusto o se la notizia possa trovare effettivo riscontro nella realtà.
In ogni caso, non cambia la sostanza dei fatti: gli integralisti islamici fanno sul serio e non si fermano davanti a nulla. A niente e a nessuno.
In quei luoghi, di sangue e di morte, in realtà, non è raro imbattersi in persone che indossano magliette di squadre di calcio, specialmente europee.
Secondo quanto riportato dal sito “voxnews.info” le suddette immagini sarebbero estrapolate dall’account Isis in lingua urdu, un idioma indoiranico. L’uomo decapitato è un combattente nemico – un poliziotto iracheno – accomunato nel tragico destino a molte, innumerevoli altre vittime di una spietata follia omicida.
L’uomo decapitato, probabilmente, non sarà un tifoso del Napoli o forse sì. Non è questo ciò che conta.
Di certo è un’immagine che richiama l’attenzione degli occhi fin qui più disattenti su una effettivo pericolo che in questo momento incombe sull’intera umanità.