Finisce dopo 4 vittorie consecutive la striscia positiva del Napoli, che sabato sera è stato sconfitto al Barbera da un Palermo formato Europa. Poche le novità di formazione negli Azzurri, con Benitez che sceglie di dare ancora fiducia al brasiliano Rafael tra i pali, mentre manca ancora una volta Koulibaly, sostiutito da Britos; in avanti la rotazione non coinvolge Higuain, punto fermo dell’attacco, mentre è Gabbiadini a partire dalla panchina a vantaggio di De Guzman e Callejon. Formazione annunciata anche quella del Palermo, con i rosanero che differenziano solamente il modulo: Iachini passa infatti dal 3-5-2 al 4-3-1-2 per meglio contrastare l’attacco del Napoli e mantenere la squadra più compatta. Pronti via sono gli ospiti a prendere in mano il pallino dell’incontro, affidandosi ad un ispiratissimo Hamsik che si fa sempre trovare libero fra le linee ed è il regista di tutte le azioni offensive della sua squadra, mentre i padroni di casa aspettano per poi ripartire con la straordinaria velocità dei suoi giocatori offensivi. La partita cambia intorno al minuto 14 grazie alla conclusione da 40 metri di Lazaar: l’esterno marocchino decide di calciare con potenza in porta appena superata la linea di metà campo ed il suo tiro si infila in rete grazie alla complicità di Rafael, fuori posizione e disattento, che permette al Palermo di passare in vantaggio e di indirizzare la partita. La reazione degli azzurri è timida ed ogni volta che tentano qualche sortita offensiva vengono infilati in contropiede da Dybala e Vazquez, artefici di tutte le trame offensive dei rosanero: al 22′ è Bolzoni, perfettamente imbeccato da Vazquez, a presentarsi a tu per tu con Rafael, spedendo a lato una buona occasione, ma pochi minuti più tardi i rosanero trovano il raddoppio grazie a Franco Vazquez che, dopo l’ennesimo errore di finalizzazione di De Guzman, è bravo a finalizzare un contropiede di Dybala con un perfetto tiro a giro dal limite dell’area che batte inesorabilmente Rafael. Il primo tempo si chiude con un occasione creata dal Pipita Higuain, bravo a liberarsi dalla marcatura al limite dell’area e ad impegnare con un destro potente e preciso il portiere Sorrentino. Nella ripresa ci si aspetta un Napoli arrembante, ma l’unica occasione creata dagli azzurri arriva con un calcio di punizione dal limite dell’area che Callejon mette alto sopra la traversa; pochi minuti dopo fa il suo ingresso in campo Gabbiadini, che sostituisce l’infortunato Hamsik, ma al 65′ il Palermo va sul 3-0: splendida azione di Dybala che con una giocata si beve Strinic e serve Vazquez in area, l’argentino di testa fornisce un assist perfetto per l’accorrente Rigoni che in spaccata segna il suo quinto gol in campionato. Benitez decide di ricorrere ancora alle sostituzioni, inserendo Gargano per David Lopez e Zapata per Higuain, e questi cambi hanno l’effetto di dare più sostanza al Napoli che riesce ad accorciare le distanze ancora una volta grazie a Manolo Gabbiadini: l’ex Samp riesce con una magia a deviare di tacco la punizione battuta da De Guzman, siglando il suo terzo gol consecutivo. Nei minuti finali gli azzurri provano il tutto per tutto ma si scontrano con una grande organizzazione difensiva dei palermitani che portano a casa una grande e meritata vittoria che cancella lo scivolone di domenica scorsa e permette ai rosanero di sognare l’Europa; pesante passo indietro per il Napoli, che vede la Fiorentina e la Lazio accorciare le distanze per il terzo posto, mentre la Roma aumenta sensibilmente il vantaggio sui partenopei grazie al pareggio casalingo contro il Parma. Le pagelle:
NAPOLI
Rafael C 3: essenzialmente ridicolo in occasione del vantaggio di Lazaar che spiana la strada al Palermo, continua a mostrare grandi carenze tecniche ed enormi mancanze dal punto di vista caratteriale, Andujar scalpita…
Maggio 6: l’unico che ci prova, dalle sue parti i rosanero fanno fatica a sfondare e riesce anche a proporsi a più riprese a sostegno della manovra offensiva.
Britos 4,5: gli scappano via da tutte le parti, preferito ancora una volta a Koulibaly si fa fatica a capire perchè abbia ancora un posto in rosa, figuriamoci nella formazione titolare.
Albiol 4: se lo spagnolo dovrebbe essere la colonna della difesa partenopea allora c’è da preoccuparsi, clamorosa l’involuzione subita quest’anno dall’ex Real Madrid, incapace di contenere le continue discese degli avanti avversari.
Strinic 4: irriconoscibile, forse il turno di riposo gli ha fatto più male che bene; dalle sue parti Dybala fa il bello e cattivo tempo, c’è da dire che non viene per niente aiutato dall’esterno alto in fase di copertura.
Jorginho 4: semplicemente insignificante, la sua presenza in mezzo al campo è impercettibile, non riesce a contrastare, il che non è la sua caratteristica migliore, ma impostare una parvenza di manovra?
David Lopez 5: almeno ci mette la grinta andando a spezzare con qualche fallo le trame offensive degli avversari; dal 69′ Gargano 6: entra quando la partita è già compromessa.
De Guzman 4,5: perchè l’olandese continua ad essere uno dei punti fermi di questa squadra? Spreca ancora una volta una palla gol gentilmente offerta dalla retroguardia rosanero, e non riesce mai a mettere i condizioni i compagni di essere pericolosi, un enigma.
Hamsik 6: nel primo tempo riesce a farsi trovare spesso tra le linee risultando il più pericoloso dei suoi, costretto ad uscire solo per un problema muscolare; dal 54′ Gabbiadini 6,5: parte ancora una volta dalla panchina ma trova lo stesso il modo di segnare per la terza volta consecutiva, è in gran forma e si vede visto che dal suo ingresso in campo la squadra è stabilmente nell’area avversaria.
Callejon 4: qualcuno chiamo Chi l’Ha Visto! Lo spagnolo è completamente sparito dai radar del gioco del Napoli, non dialoga con i compagni e soprattutto non è mai incisivo nell’area avversaria.
Higuain 5.5: l’argentino ci prova, si sbatte come al solito ed è l’unico ad impegnare severamente Sorrentino, mezzo punto in meno per l’ammonizione che gli farà saltare la partita contro il Sassuolo; dal 74′ Duvan Zapata 6: ha forza e voglia da vendere, il suo ingresso in campo dà maggiore presenza in area ai suoi, una carta che poteva essere giocata prima.
Benitez 5: stavolta la rotazione fallisce in pieno, visto che in ogni reparto ci sono giocatori che non raggiungono neanche lontanamente la sufficienza. La lezione dell’andata evidentemente non è servita all’allenatore spagnolo, che non è riuscito a trovare un rimedio alla pericolosità offensiva dei rosanero, presentando invece una squadra spenta e lenta. Ora sotto con l’Europa League!
PALERMO
Sorrentino 6.5, Lazaar 7, Andelkovic 6, Terzi6, Rispoli 6, Bolzoni 6.5, Barreto 6.5 (dall’86’ Jajalo s.v.), Rigoni 7, Quaison 6.5 (dal 69′ Chochev 6), Vazquez 8, Dybala 7.5 (dal 78′ Belotti s.v.). All. Iachini 7.5