L’Italia è una nazione geograficamente lineare, ideologicamente tortuosa. Intenti ed intenzioni, difficilmente o quasi mai, convergono in un’univoca direzione.
Ed è paradossale che siano le linee ferroviarie ad incarnare alla perfezione la dissonanza di movimento che anima e diversifica i poli estremi dell’Italia, consegnando un fedele e veritiero specchio della realtà.
Nord e Sud, Meridione e Settentrione: distanti, in tutto e per tutto, distanziati da un divario che, tante, troppe volte, appare insanabile.
L’esperimento attuato da Rete Due Sicilie dimostra con schiacciante ed inconfutabile attendibilità, la tangibile ed amara verità che emerge attraverso il confronto tra due linee ferroviarie e i rispettivi tempi di percorrenza.
La prima è la linea ferroviaria Palermo – Agrigento (120 Km circa) percorribile da una stazione all’altra in 2 ore e 20 minuti e questa risulta essere la linea con meno ritardi e tempi più rapidi dell’isola, pertanto è ben facile immaginare “il disastro” proposto dalle altre tratte.
La seconda è la linea ferroviaria Torino – Milano (140 Km circa): ferrovia quasi interamente in rettilineo con doppio o – a tratti – quadruplo binario e macina un tempo di percorrenza 44 minuti avvalendosi dell’alta velocità sfrecciando a più di 100 km/h.
Inoltre, se si volesse tagliare la Sicilia in due, percorrendola in treno dall’estremo lembo occidentale verso quello orientale, ipotizzando un viaggio Trapani – Siracusa, il tempo impiegato sarebbe di ben 19 ore e 30 minuti circa, ovvero: lo stesso tempo che si impiega in aereo da Roma per raggiungere Tokyo… in Giappone!
Questa è l’Italia, questa è il movimento che scandisce la vita al Sud.
Giovanni Castellana – Coordinatore Rete Due Sicilie – Palermo