“Lavorare, creare, donare” – era il motto di Michele Ferrero, padre dell’iconica crema alla nocciola che ha conquistato il mondo: la Nutella.
L’industriale si è spento poco fa a Montecarlo, dopo mesi di malattia, all’età di 89 anni. E’ stato assistito fino all’ultimo momento dalla moglie Maria Franca e dal figlio Giovanni, unico amministratore delegato del gruppo Ferrero dopo la morte del fratello Pietro nel 2011. Ad Alba sarà allestita una camera ardente, mentre la data dei funerali non è stata ancora resa nota.
L’imprenditore nacque Dogliani il 26 aprile del 1925 ed ereditò dal padre Pietro l’azienda fondata nel 1946. La sua carriera iniziò come venditore del “Giandujot”, e proseguì con invenzioni degne di Willy Wonka: dal Rocher all’ovetto Kinder, passando per le Tic-Tac ed il Mon Chéri. Michele prese in mano le redini dell’azienda nel 1957, a soli 32 anni, e divenne il principale artefice dello sviluppo in Italia e nel mondo del gruppo dolciario di Alba: sotto la sua direzione la Ferrero diviene un colosso internazionale, presente in 53 Paesi con 20 stabilimenti produttivi e 9 aziende agricole ed oltre 34mila collaboratori.
Per suo volere nel 1983 venne creata la Fondazione Ferrero, che si occupa tutt’oggi degli ex dipendenti e promuove iniziative culturali ed artistiche: la responsabilità sociale è un valore fondamentale sul quale Michele Ferrero ha sempre puntato.