A Sarno, provincia di Salerno, un imprenditore si iscrive ad un social network per incontri erotici con ragazze dell’est: l’uomo inizia a chattare con alcune donne e dopo un po’ riceve da queste alcune foto osé e invia a sua volta degli scatti che lo ritraggono nudo– anche se non visibile in volto.
Fin qui potrebbe sembrare la classica storia del signore di provincia che, annoiato dalla routine della vita matrimoniale, decide di trasgredire sul web credendo di non compromettersi troppo e facendo affidamento sulla “sicurezza” del mezzo. Naturalmente, questo tipo di ingenuità era comprensibile fino a qualche anno fa, quando i media non accennavano a casi di ricatti, estorsioni, minacce e reputazioni rovinate a causa di giochi del genere- notizie che oggi sono all’ordine del giorno.
Eppure, nonostante i rischi delle chat erotiche siano noti, il sarnese ci è cascato in pieno, e le conseguenze non hanno tardato a manifestarsi: a distanza di tempo alcuni malviventi ucraini si sono recati nella sua azienda, recuperando l’indirizzo del luogo di lavoro dell’uomo dal social a luci rosse, ed hanno tentato di estorcergli la somma di 400 euro per tenere segrete le foto.
L’imprenditore versa 80 euro ed i malfattori non sono soddisfatti, tornano dall’uomo e lo pestano, minacciandolo di dar fuoco ad alcuni beni dell’azienda.
I criminali costringono poi l’uomo a farsi fotografare mentre tiene in bocca un grosso fallo di gomma rosso: gli assicurano che se non versa 10mila euro lo scatto finirà in rete.
La vittima non cede alle minacce, e vede pubblicate sul web le sue foto in déshabillé accanto a quelle di sua moglie, rubate dal profilo Facebook della donna, e solo allora decide di rivolgersi alla polizia e raccontare l’accaduto.