All’indomani del siparietto che ha visto protagonisti Alessandro Siani e il ragazzino obeso seduto in prima, la battuta colorita del comico partenopeo innesca una miriade di polemiche sul web e diventa finanche un caso politico.
Il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, attacca duramente il comico napoletano: “La battuta su di me è penosa. Ma mi indigna molto di più quella schifosa fatta contro un bambino, ridicolizzato con violenza. Siani razzista”, mentre il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, cerca di minimizzare: “non credo volesse offendere. Direi godiamoci Sanremo; credo che bisogna imparare anche a rilassarsi e ad apprezzare la satira”.
Lo stesso Siani si è sentito in dovere di ritornare sull’accaduto ed esprimere il suo pensiero in merito alla discussa vicenda. Quindi, dopo aver postato una foto che lo ritraeva proprio accanto allo stesso ragazzino è intervenuto ai microfoni di 105 Friends, il programma radiofonico di Radio 105 condotto da Tony e Ross, l’attore partenopeo prima ha dichiarato: “Un grande diceva: “A Sanremo anche un colpo di tosse poi diventa broncopolmonite. Grande rispetto per il bambino che è un bambino intelligente, abbiamo poi fatto una foto insieme.”
Siani ha anche smentito le voci che vedrebbero il ragazzino come uno dei piccoli protagonisti del suo film “Si accettano miracoli”, asserendo che avrebbe semplicemente avuto «una faccia simpatica», tanto da strappargli la battuta: “Quando sono entrato in sala ho visto un bambino che teneva lo stesso volto simpatico del bambino protagonista del mio ultimo film. Con lui mi è venuto da scherzare con il sentimento goliardico che c’era anche nel mio film.”
Poi, un nuovo riferimento al suo progetto benefico, al quale ha devoluto il suo cachet per l’ospitata di ieri sera a Sanremo, donati agli ospedali Santobono e Gaslini: “Mentre la comicità è soggettiva, quello che è oggettivo è il progetto che ho pensato per i bambini. Nato a novembre, ho fatto già una serata che si chiamava ‘Siani and friends’ per racimolare un po’ di soldini e la possibilità di andare a Sanremo mi ha dato l’opportunità di avere un cachet che mi facesse ottimizzare questo progetto che ho allargato anche a Genova. Lo scopo è un’ambulanza per l’ospedale Santobono e una macchina per le trasfusioni al Gaslini.”