Palermo – tutti a scuola muniti di piumone; questa la singolare protesta messa in atto da numerosi studenti nelle scuole palermitane.
Istituti superiori senza riscaldamenti, alunni costretti a stare in aule con temperature al di sotto dei 20°C previsti dalla legge 23/1996 sui requisiti delle scuole. La temperatura nelle aule non solo non risulta a norma, a causa della mancata manutenzione dei sistemi di riscaldamento, alcune scuole ne sono addirittura sprovviste. Ma adesso gli studenti dicono basta!
Ha inizio proprio da Facebook il movimento della Rete degli studenti palermitani, che ha organizzato l’evento “a scuola con i piumoni”, una forma di protesta in cui si invitano compagni e personale docente a portare con sé piumoni, coperte, plaid o scaldini, oltre al giornaliero materiale scolastico.
Non è un metodo per sottrarsi alle ore curricolari, bensì rappresenta una manifestazione sociale critica per dar voce ad animi stanchi delle inadempienze del governo nella scuola.
Tra i primi a mettere in atto la protesta questa mattina, troviamo gli studenti del Regina Margherita, dove i ragazzi hanno occupato la presidenza per riscaldarsi; dell’Istituto Nautico, del Liceo Classico Vittorio Emanuele II, e dell’Istituto tecnico Vittorio Emanuele III.
“Ora basta, diciamo basta e vogliamo incontrare tutti i rappresentanti degli studenti delle scuole superiori della provincia per trovare un metodo di lotta reale, siamo stanchi di dover continuare a sopportare tutto questo (…). Costruiremo un assemblea pubblica con professori e dirigenti, per creare una mobilitazione contro questa provincia che fa finta di non ascoltare”.
L’invito, come è possibile leggere dalla pagina social della Rete, è esteso a tutte le scuole superiori del palermitano e della provincia; “Abbiamo bisogno di ascolto, e di integrare nel nostro percorso di lotta tutti i rappresentanti degli istituti superiori palermitani” , dichiara Riccardo Giuliano, coordinatore della Rete degli studenti di Palermo.
Al momento, un primo traguardo ottenuto riguarda l’appuntamento con il commissario della Provincia di Palermo, il quale ha promesso la volontà di fare chiarezza sulla gravosa situazione edilizia delle strutture palermitane.
“Aspettiamo con ansia questo appuntamento – continua Giuliano – visti i fallimenti di ascolto nel nostro viaggio a Roma al Ministero dell’Istruzione, ma vogliamo essere fiduciosi, seguiamo da tempo anche con documentazioni fotografiche, la situazione di molte scuole cittadine forniremo fatti e non chiacchiere al Governo”.