Mentre nel cuore di Napoli, a tenere banco, è il braccio di ferro che intercorre tra i fautori dei “ripulitori volontari della città” e chi, invece, storce il naso al cospetto di arbitrarie ed improvvisate spedizioni a base di spugnette e detergente, al contempo, emergono episodi che lasciano intravedere l’altra faccia della medaglia. Ovvero, quella che in maniera ben più sfrontata si arroga l’opinabile diritto di ridisegnare opere d’arte, imbrattandole con vernice spray.
L’episodio più emblematico, in tal senso, si è verificato ai danni della statua di Nettuno che domina la vasca centrale della Villa comunale di Bacoli, imbrattata da “killer della civiltà” che armati di una bomboletta spray rossa ne hanno dipinto la barba ed abbozzato uno slip, durante un blitz notturno, rendendo la statua quasi irriconoscibile.
L’autore o gli autori del suddetto scempio hanno finanche firmato l’opera con la sigla “B. G.”.
Ad osteggiare “la Napoli che imbratta”, però, sopraggiunge, ancora una volta, un nuovo intervento dei ragazzi di “sii turista della tua città”.
Dopo aver dedicato tempo, detergente e premure alla fontana di Monteoliveto, innescando non poche polemiche, il gruppo è tornato in azione per attuare una “nuova missione”, preannunciata nei giorni antecedenti attraverso Facebook.
Armati di spugne, secchi e sgrassatori, i ragazzi si sono recati presso la stazione della metropolitana di Piazza Dante per ripulirne i vetri in plexiglass.
Stavolta, tuttavia, i “giustizieri dei graffiti” non si sono limitati ad attuare una mera opera di ripulitura: hanno fermato passanti e curiosi, spiegando qual era l’intento che si riproponevano di perseguire, invitandoli ad unirsi a loro.
I ragazzi animati dal semplice, “pulito” e sano desiderio di vedere la loro tanto amata città scevra da deturpanti brutture, preannunciano che, nel corso delle prossime settimane, intendono attuare altre iniziative per proseguire nell’opera di ripulitura delle strade di Napoli, concorrendo, così, a conferire il loro piccolo, ma tutt’altro che insignificante contributo, nel rendere la città più civile, decorosa e vivibile.