Federica Boscolo Gnolo è una delle tante ragazze italiane volate a Londra, probabilmente alla ricerca di fortuna, probabilmente animata dal sogno di una vita diversa e migliore.
La storia della 31enne conquista l’attenzione, pubblica e mediatica, per una vicenda agghiacciante.
La donna, originaria di Chioggia, era madre di Farah, una bambina di appena due mesi nata dall’unione con un anglo egiziano conosciuto in Inghilterra e che non avrebbe riconosciuto la figlia.
Federica si era inizialmente rivolta a Scotland Yard per denunciare la scomparsa della figlia, ma le successive indagini della polizia britannica hanno portato alla decisione di accusarla formalmente per l’omicidio della piccola.
Secondo la stampa inglese, la donna alloggiava al momento dell’arresto in un hotel nella zona di Hammersmith e Fulham e lavorava come receptionist nello stesso albergo.
La donna è comparsa lo scorso 3 febbraio, in collegamento video dal carcere femminile di Holloway, davanti al giudice della Old Bailey, il tribunale penale della capitale inglese. Nel corso dell’udienza, la Boscolo si è limitata a confermare le sue generalità. Il giudice Peter Rook le ha quindi negato la possibilità di libertà su cauzione, aggiornando il processo preliminare al 21 aprile. Secondo i media britannici, gli inquirenti continuano a cercare la bambina, di nome Farah, nata il 22 novembre dello scorso anno in provincia di Venezia.
E, tra le tante piste battute, si fa strada anche un’ipotesi inquietante: quella secondo cui la donna si sarebbe sbarazzata della piccola gettandola nella spazzatura.