E’ avvenuto ieri, in mattinata, il ritrovamento di un cadavere in provincia di Avellino.
La macabra scoperta, avvenuta in una zona di montagna tra Mugnano del Cardinale e Baiano, è stata resa possibile dalla tempestiva segnalazione di un abitante del posto che, mentre andava alla ricerca di tartufi, ha notato tra la neve e la boscaglia il corpo senza vita di un giovane uomo.
I carabinieri sono riusciti a raggiungere l’impervia località di Campo Spina grazie agli uomini del corpo forestale e lì hanno trovato il corpo supino – braccia in alto, gambe scomposte, occhi sbarrati- con una grossa chiazza di sangue sull’addome; oggi i rilievi procedono a rilento e con difficoltà a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli in cui versa l’area, completamente innevata.
Carmen Sementa, medico legale che si occupa del caso, ha decretato che il delitto si è consumato in un luogo diverso da quello del ritrovamento.
Il medico aveva in un primo momento dedotto che si sarebbe trattato di un uomo sui 35 anni, originario dell’est Europa. Tuttavia, poche ore fa, si è riusciti a risalire alla vera identità del morto: si tratta di Attilio di Grezia, trentenne presunto affiliato del clan Cava.
L’uomo sarebbe stato ucciso con quattro colpi di arma da fuoco, tre all’addome e uno alla nuca (quello fatale proprio all’altezza dell’addome) dopo essere stato brutalmente percosso. L’omicidio sarebbe quindi una esecuzione di stampo camorristico: si pensa ad un regolamento dei conti.
In questo momento i carabinieri, coordinati dal PM delle procura della Repubblica di Avellino Maria Teresa Venezia, continuano le indagini: si cercano negli ambienti malavitosi gli assassini del trentenne.