L’affido etero familiare (ovvero fuori dalla famiglia di origine) rappresenta uno strumento privilegiato per l’assistenza ai minori, in quanto garantisce un sistema razionale ed aperto di cure e solidarietà.
Su questo tipo di iniziative, il Comune di Napoli sta da tempo investendo molte risorse ed energie.
L’affido è un intervento fondamentale, spesso messo da parte perché non conosciuto dall’opinione pubblica. Proprio in quest’ottica il Comune ha voluto sostenere e patrocinare l’iniziativa “I figli degli uomini”, provando a intervenire in maniera concreta e fattiva per il benessere dei bambini.
Il progetto, curato dal Centro Studi Ksenia e Ariete Onlus, in protocollo di intesa con il Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune e con il contributo della Fondazione di Comunità del Centro Storico, punta sulla sensibilizzazione e promozione di questo tipo di risorsa, attraverso una serie articolata di iniziative: dalla creazione di un database di famiglie affidatarie all’organizzazione di percorsi di formazione per famiglie ed operatori.
L’affido è uno strumento utile per aiutare i minori e le famiglie vulnerabili, le cui difficoltà possono riguardare gli ambiti più disparati. Secondo quanto sostenuto dalla dirigente del Servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune, Barbara Trupiano: “I bambini che mettiamo in protezione sono davvero in situazioni difficili, non solo dal punto di vista economico. L’affido è allora una grande risorsa perché non ci si prende cura solo del bambino ma si lavora anche con le famiglie di origine perché la misura è temporanea: l’obiettivo è il ripristino del suo potenziale”.
Il progetto mira, allora, a sensibilizzare la comunità rispetto ad un’opportunità: quella di sostenere concretamente un bambino senza staccarlo completamente dal suo ambiente di riferimento, ma dandogli la possibilità di uno spazio protetto quando la sua famiglia d’origine si trova a vivere una situazione difficile.
Le tipologie di affido possono essere molte: l’affido residenziale, in cui il bambino viene accolto presso la propria casa, con l’impegno di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione, le relazioni affettive e comunque un’adeguata risposta ai bisogni di cui necessita, e l’ affido diurno o part time in cui il bambino o il ragazzo ancora minorenne vengono inseriti, durante il giorno, in un contesto familiare diverso che lo accoglie e lo accompagna fino a sera, quando si ritorna a casa.
Non solo famiglie tradizionali, anche single o coppie di fatto possono accedere al progetto. L’intento è rendere chiaro che è del benessere e della tranquillità di questi bambini che veramente ci si occupa, prescindendo da vincoli di genere e tipo.