In attesa dei posticipi di oggi che chiuderanno la prima giornata del girone di ritorno, c’è da registrare l’ulteriore allungo in vetta alla classifica della Juventus che vince la resistenza del Chievo, durata poco più di un’ora, e si porta a +7 sulla Roma: decisivo ancora una volta l’asso francese Pogba, autore di una grande giocata al limite dell’area con la quale si è liberato del diretto avversario ed ha scagliato un sinistro potente e preciso che ha battuto l’incolpevole Bizzarri, fino a quel momento il migliore in campo; a chiudere la partita è stato Lichstainer, subentrato nella ripresa, ed autore del gol del definitivo 2-0 realizzato ribattendo in rete una conclusione volante di Pogba appena dentro l’area. Non riesce a tenere il passo dei bianconeri la Roma, fermata sul pari al Franchi dalla Fiorentina: proprio i viola sono autori di un grande primo tempo chiuso in vantaggio grazie alla rete di un ritrovato Mario Gomez, abile a piazzare la zampata vincente su una conclusione dal limite di Pizarro; nella ripresa è arrivata la reazione dei giallorossi che ha portato al pareggio realizzato dal grande ex della partita Ljaijc, imbeccato perfettamente da Iturbe. Terzo pareggio consecutivo per la Roma, capace di vincere una sola partita nelle ultime cinque partite nelle quali ha perso ben 6 punti dalla Juve, buon punto invece per la squadra di Montella che resta in scia alle squadre in lotta per il terzo posto. Tra queste c’è sicuramente la Lazio che sabato sera ha battuto il Milan all’Olimpico con un netto 3-1, nonostante il vantaggio siglato dopo soli 4 minuti per i rossoneri da Menez, giunto alla decima rete in campionato; i biancocelesti hanno reagito in modo veemente trovando in Diego Lopez un avversario insuperabile nel primo tempo, mentre nella ripresa sono riusciti ad andare a segno con Parolo, autore di una doppietta, e Klose. Con questi tre punti la squadra di Pioli si è portata momentaneamente al terzo posto, in attesa della partita del Napoli, e l’unica nota negativa è rappresentata dal pesante infortunio occorso al serbo Djordjevic, che probabilmente ha finito con largo anticipo la stagione a causa della fratture del malleolo peroneale destro; terza sconfitta nelle ultime quattro partite per il Milan che vede ormai allontanarsi definitivamente il terzo posto e mette a serio rischio la panchina di Inzaghi, costretto a fare risultato in Coppa Italia per tentare di rafforzare la sua posizione. Continua l’imbattibilità casalinga della Sampdoria, arrivata a 10 partite senza sconfitte con il pareggio contro il Palermo: la squadra di Mihaijlovic disputa un gran primo tempo nel quale trova il gol del vantaggio con il brasiliano Eder, e sfiora in parecchie occasioni il raddoppio, in particolare col difensore Silvestre che ha due ottime occasioni per raddoppiare; nella ripresa i rosanero scendono in campo molto più agguerriti e trovano il pari con una gran conclusione dal limite dell’area di Vazquez, sfiorando il vantaggio con Dybala, che colpisce una traversa, e con Morganella, il cui tiro sbatte sulla parte inferiore della traversa e cade all’interno della riga di porta, ma l’addizionale non riesce a cogliere il rimbalzo e nega il vantaggio ai rosanero.
In chiave salvezza trova una vittoria importante il Cagliari che, con Zola in panchina, ha raccolto ben 7 punti nelle ultime 3 partite: nel primo anticipo del sabato i sardi si portano in vantaggio contro il Sassuolo con un colpo di testa di Rossettini su calcio d’angolo ma, dopo aver sfiorato il raddoppio con Joao Pedro che colpisce una clamorosa traversa, vengono puniti dal difensore Acerbi, il più lesto a ribadire in rete un pallone vagante in area; quando la sfida sembra essere incanalata sul pari è uno dei nuovi arrivi, il croato Duje Cop, a trovare la rete del 2-1 che regala ai sardi il primo successo in campionato al Sant’Elia, che consente alla squadra di Zola di lasciare il terz’ultimo posto scavalcando il Chievo. Per il Sassuolo si tratta di una brutta battuta d’arresto che frena i sogni europei della squadra di Di Francesco, che mantiene comunque un vantaggio rassicurante sulla zona calda della classifica. Vince anche il Verona che si riscatta dopo il doppio ko contro la Juve tra campionato e coppa battendo al Bentegodi l’Atalanta: a decidere la sfida è l’argentino Saviola che sfrutta alla perfezione un traversone basso di Christodoulopoulos e batte Sportiello regalando ai suoi un successo che permette ai suoi di allontanarsi dalla zona calda, dove rimane invece l’Atalanta che conserva un vantaggio minimo sul terz’ultimo posto. A sorpresa vince lo scontro diretto per la salvezza il Cesena che batte il Parma al Tardini: i bianconeri, dopo un inizio di grande sofferenza, trovano il gol con il ritrovato Pulzetti, autore di un bel tiro a giro dal limite dell’area sul quale Mirante non è riuscito ad intervenire; nella ripresa Donadoni decide di mandare in campo anche Cassano, inizialmente tenuto fuori a causa degli screzi del barese con la dirigenza causati dal mancato pagamento degli stipendi, e i gialloblù arrivano al pareggio con una clamorosa autorete di Cascione che con un retropassaggio sorprende il portiere Leali. Nel finale il forcing dei padroni di casa non produce grandi effetti, se non quello di scoprirsi facilitando le ripartenze degli ospiti, i quali trovano il gol della vittoria sugli sviluppi di un calcio di punizione tramutato in rete da Rodriguez. La squadra di Di Carlo abbandona così l’ultimo posto in classifica riaccendendo le speranze per la salvezza, anche se il quart’ultimo posto dista ben 7 punti, sconfitta che ha il sapore di retrocessione per i ducali, ultimi in solitaria con soli 9 punti raccolti.