Leonardo Coppola, 36 anni, originario di Monte di Procida, proprietario di un ristorante nella food court di Melbourne Square Mall, oltre che rinomato chef per più ristoranti, è stato ucciso sabato scorso, mentre cercava di proteggere una sua collega, Idanerys Garcia-Rodriguez dalla follia omicida del marito.
L’uomo ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’interno del ristorante di Leonardo, in presenza di un centinaio di persone all’incirca che, terrorizzate, hanno assistito all’atroce scena.
L’autore del folle agguato, dopo aver esploso i colpi di pistola contro la donna, intercettati da Leonardo, si è portato la pistola alla tempia e si è tolto la vita.
Inutile il trasporto in ambulanza per Leonardo, mentre la donna è stata ricoverata in ospedale, ma non è in pericolo di vita.
Una morte tragica, folle, atroce, crudele, inaccettabile che semina dolore e sconforto in due comunità: Melbourne e Monte di Procida.
In ambedue i capi del mondo, Leonardo viene definito un eroe che ha donato la vita per difendere una donna in pericolo.
Nato a Napoli nel 1978, da padre napoletano e madre calabrese, all’età di 14 anni si trasferì in Florida insieme alla sua famiglia. A Lawrence, la famiglia Coppola apre Pasta Blitz, un business in franchising. Fin da subito, Leonardo affina l’innata passione per la ristorazione, per poi tramutarla ben resto in un lavoro: prima nell’attività di famiglia, poi apre il suo ristorante, a coronamento di un sogno, delle sue ambizioni e dei tanti sacrifici macinati lungo la strada intrapresa per conseguire quella tanto ambita realizzazione personale.
Una moglie, un figlio di nome Nicodemo, di otto anni: una vita normale, semplice, felice.
Questo è stato prematuramente sottratto a Leonardo.
Intanto domani, alle 17,30, nella chiesa Santa Maria Assunta in Cielo, verrà celebrata una Santa Messa in suffragio di Leonardo Coppola. La celebrazione liturgica sarà simultanea alla cerimonia religiosa che si svolgerà negli Usa con i suoi cari, le sorelle, la moglie e il figlioletto. A Monte di Procida lo ricorderanno gli zii e i cugini, i cittadini e gli amici che hanno condiviso la sua infanzia prima di emigrare con i genitori negli Usa portando nel cuore il paese natio.