Un’invasione barbarica. No, non sono alieni.
Uomini, in carne ed ossa, ai quali, l’immaginario collettivo attribuisce un potere, insensato, illegittimo, prevaricatore, vestito d’irruenta e pretenziosa arroganza.
Un esercito d’inciviltà e soprusi che da tempo immemore troneggia su Napoli e tiene in ostaggio le più elementari norme alla base del viver civile.
Quelle dettate dalla legge, ancor più, quelle imposte del buon senso.
I parcheggiatori abusivi: quelle sagome che troneggiano sulle manovre degli automobilisti e che talvolta rivendicano un’autorità superiore anche a quella connaturata nelle strisce blu, nella segnaletica stradale. Nella legge.
È a suon di: “Faciteme piglià nu cafè” e “Dottò, una cosa a piacere” che una delle più longeve e temerarie specie di “parassiti della società” costruiscono la loro fortuna. 200, 300, 400 euro guadagnati estorcendo denaro, senza alcun diritto o lecita motivazione a supporto di quella richiesta. Soldi guadagnati senza espletare alcuna mansione, semplicemente sfoderando movenze e gergo guappeschi. È per questo che il business alletta e si rivela un sempreverde e diffuso fenomeno.
A tenere banco, ai piedi del Vesuvio, in questi giorni, è uno sfiancante ed avvilente braccio di ferro tra rappresentanti dell’illecito categorie e uomini in divisa.
Nell’ambito delle attività di controllo del territorio predisposte dal Comandante della Polizia Municipale di Napoli, mirate alla prevenzione ed alla repressione del suddetto fenomeno, gli agenti sono intervenuti in piazzetta Scacchi, piazza Portanova e nelle zone adiacenti l’Ospedale Loreto Mare ove hanno verbalizzato e poi fatto allontanare 32 parcheggiatori abusivi ai quali sono stati sequestrati 272 euro, secondo quanto trapela da una nota della polizia municipale.
Le forze dell’ordine li allontanano, ma, poi, ritornano al loro posto. Sistematicamente, puntualmente, incessantemente.
L’area pedonalizzata tra Palazzo reale ed il Teatro San Carlo, ieri, è tornata ad essere occupata dai parcheggiatori abusivi.
Proprio lì, a due passi dagli uffici delle istituzioni partenopee, dopo l’operazione condotta da carabinieri e polizia municipale il 18 gennaio scorso, nell’ambito della quale furono fermati e identificati oltre 100 parcheggiatori abusivi della zona centrale della città, l’area pedonalizzata era rimasta libera per alcuni giorni.
Poi, i parcheggiatori abusivi, tra i quali vi sono anche due fratelli che si alternano tra loro, ne hanno ripreso progressivamente possesso.
Il parcheggio abusivo, a pochi metri dalla Prefettura e sotto gli occhi delle forze dell’ordine che sono di solito presenti in piazza Trieste e Trento, ha ripreso a funzionare a pieno ritmo.
I cittadini subiscono passivamente le loro estorsioni, le forze dell’ordine appaiono incapaci di arginare la questione, impugnando provvedimenti capaci di sradicare definitivamente questo longevo sistema: allora, quale destino si prospetta nel futuro della città?