L’area rurale dei Paduli è connotata da un paesaggio prevalentemente dominato da ulivi. Ricopre un’area occupata fino al 1800 da una fitta foresta di querce delle quali, oggi, solo pochi esemplari, sfuggiti alla distruzione, si ergono in prossimità della fitta trama viaria a testimonianza di quello che per molto tempo fu l’antico bosco di Belvedere.
Il Ministero dei beni e delle attività culturali ha selezionato il suddetto parco, sito in provincia di Lecce, quindi nel cuore del Salento, come progetto che rappresenterà l’Italia nella competizione europea che ogni due anni designa il territorio che ha saputo maggiormente valorizzare il suo paesaggio in un’ottica di innovazione, sostenibilità e partecipazione.
La scelta italiana è caduta sulla Puglia, indicando proprio i Paduli come unico progetto candidato a rappresentare l’Italia.
Conferire onore e lustro al tricolore, spetterà quindi all’uliveto che si estende per 5.500 ettari a sud di Maglie, nel cuore del Salento rurale, in un agro che collega dieci piccoli comuni – Maglie, Botrugno, Surano, Supersano, Nociglia, Giuggianello, Scorrano, Sanarica, Muro Leccese e San Cassiano – che accolgono il progetto «Abitare i Paduli»: una rete di interconnessione tra centri minori all’interno del Parco che intreccia motivi di salvaguardia e tutela del territorio con la difesa di una funzione economica come quella agricola che ha segnato la storia dello sviluppo economico di quest’area. Un progetto, quindi, che tiene conto di una domanda sociale sempre più ampia, alla ricerca di spazi aperti, fruibili e ricchi di significativi valori culturali, il tutto in un contesto di area rurale svantaggiata rispetto ai due sistemi costieri.
Il progetto personifica un esempio di progettazione dal basso.
L’idea di istituire un “parco agricolo multifunzionale” è frutto di un lungo processo di partecipazione iniziato dal Lua attraverso una serie di attività laboratoriali in loco iniziate nel 2003 e che negli anni hanno coinvolto gli abitanti e numerosi ospiti in arrivo dall’Italia e dall’estero.
Centrale nel percorso del parco agricolo multifunzionale resta la produzione di olio extravergine di oliva.
Il parco oggi può contare su un apposito servizio di “mobilità lenta” che mette a disposizione biciclette e guide per gli spostamenti, ma anche calessi e audiowalk, ha la possibilità di accogliere i visitatori guidandoli in un’esperienza a contatto con la natura. Presente anche un albergo diffuso esterno formato dalle abitazioni tradizionali nei piccoli centri contigui che vengono affittate direttamente dai proprietari, incidendo con una piccola economia sull’indotto locale.
All’interno del parco, invece, è presente un sistema di alloggi temporanei biodegradabili realizzati per mezzo di un concorso internazionale di idee e di due workshop di autocostruzione, in cui si può decidere di trascorrere la notte a contatto con la natura. Si tratta di opere di straordinaria fattura, realizzate in materiali legati alla vita rurale del parco: dalle fascine alle canne che si trovano lungo i canali, fino alle reti per raccogliere le olive.
Il parco e le sue numerose proposte escursionistiche sono parte integrante dei percorsi naturalistici proposti dagli enti turistici territoriali e negli ultimi due anni ha registrato importanti risultati in rassegne, come i Puglia Open Days e nelle numerose iniziative ideate dal gruppo di gestione, che al suo interno può anche contare su un “laboratorio del gusto” che ricerca e propone un ricettario originale basato sulle specie spontanee e dei Paduli e legato alla tradizione contadina. Nel Parco è attivo anche il Progetto Gap (il territorio come galleria d’arte partecipata), finanziato da Fondazione con il Sud che ha visto l’avvio di un Coro dei Paduli, coordinato dalla musicista e cantante della tradizione Enza Pagliara che coinvolge le donne dei paesi limitrofi nella ricerca delle tradizioni orali legate al lavoro rurale nei Paduli.
All’interno del progetto Gap, il parco ha promosso un percorso con i ragazzi delle scuole alla scoperta dei racconti fiabeschi del territorio e insieme a una serie di figure (docenti, artisti, narratori) ha realizzato oggetti artistici e istallazioni, video e racconti, raccolti sul sito internet creature dei paduli (www.creaturedeipaduli.it). Nei workshop con l’artista Dem, tra i più apprezzati a livello europeo per il suo lavoro sul rapporto tra uomo e natura è stata realizzata l’istallazione Niodemo, una sorta di guardiano del parco costruito con i soli elementi naturali presenti in loco.
Questo ambizioso progetto è stato selezionato dal Mibact per rappresentare l’Italia nella competizione di Bruxelles.
Una grande soddisfazione, nonché indubbio motivo di vanto per il Salento e per la Puglia.