Giovanni Allevi incanta Napoli con la sua melodia. Alla Feltrinelli di via Chiaia, il pianista ha presentato “Love”, il suo ultimo lavoro discografico, in vendita in cd e vinile, dal 20 gennaio. Un Allevi timido ed emozionato, ha offerto un assaggio di tre estratti delle 13 tracce inedite, contenute in “Love”.
Come lo stesso musicista afferma, l’ultimo prodotto discografico è frutto di ben due anni di lavoro. “Love” è l’ottavo album della sua carriera. In esso viene declinato l’amore in tutte le sue sfaccettature. “Love“, racconta il pianista, è la parola che ricorre di più nelle email che ricevo dai fan i quali riconoscono l’amore che metto nella mia musica. In questo mondo, che sembra stia impazzendo, ho voluto dare un segnale e riportare l’attenzione sull’amore, che è l’essenza delle cose. Così racconto l’amore in tutti i suoi aspetti: passionale, fisico, sacro fino a quello più difficile, quello verso se stessi. Accettarsi, con tutti i nostri difetti, è quasi impossibile in questa società”.
Nelle note sfiorate dalle dita fisse sul piano, Giovanni fa risuonare forza e malinconia. Il suo linguaggio musicale è vivido, toccante e puro, proprio come la sua persona. Ai fan Allevi spiega come sia nato questo ultimo progetto discografico. L’ispirazione è sorta in Giappone, durante il tour del 2013.
Allevi è un giovane pieno di paranoie, come lui stesso confessa, ma la profonda fiducia in se stesso, gli deriva dalla musica. Davanti al piano, Giovanni cambia aspetto e diventa un gigante portentoso, appena poggia le dita sui tasti bianchi e neri del pianoforte: “attraverso la musica io ho sfiorato mille vite. Le persone mi raccontano il loro lato oscuro e mi faccio coinvolgere”. Si emoziona quando suona “Loving you”, il brano che dà la linea a tutto l’album. Le note dolci fendono armonicamente l’aria; come seta che scivola tra le mani, cadono sugli animi degli ascoltatori.
Allevi respira attraverso la sua stessa musica. E’ quello che palesa, quando esegue “L’Albatros”, dedicato all’amore per se stessi, al superamento dei propri limiti. “Asteroid” è invece l’omaggio che l’artista fa alla Nasa, dal momento che alcuni astrofisici italiani hanno dedicato il suo nome ad un asteroide.
Giovanni ha scelto il titolo dell’album, insieme ai suoi fan, che rappresentano la vera forza del musicista, in tour in Italia dal 27 febbraio. A fine marzo suonerà al Teatro Augusteo di Napoli, per poi tornare in Giappone, la nazione con la quale ha un legame particolare.