Brigataes presenta la mostra “Il più grande artista del mondo”. Venerdì 6 febbraio 2015 alle ore 18 nella Sala della Meridiana del Museo Archeologico di Napoli, il collettivo di artisti, nato nel 1992 e dedito all’arte in tutte le sue forme, mostrerà al pubblico reperti antropologici e materiali di scavo provenienti da un presunto ritrovamento che documenterebbe l’esistenza di un artista di proporzioni gigantesche vissuto quarantamila anni fa.
La Brigataes racconta sul sito ufficiale della mostra la storia del ritrovamento e della riscoperta. “Nel 1938 gli operai dell’archeologo Amedeo Maiuri, durante gli scavi sulla sommità dell’acropoli cumana, scoprirono – sul fronte occidentale del cosiddetto Tempio di Giove – alcuni enormi frammenti ossei. Il famoso paleontologo Ralph von Koenigswald, già impegnato nella ricerca del Gigantopithecus, avvertito della scoperta si recò sul luogo aggregandosi ai ricercatori e riportando alla luce i reperti di cui disponiamo. Emersero dal terreno eccezionali resti scheletrici e una frazione di lastra in pietra con traccia di pittura rupestre che rivelava una forma simbolica sconosciuta a cui von Koenigswald, attento lettore di Joyce, diede il nome di Chaosmos. E proprio questo elemento dipinto, immediatamente associato alle dimensioni delle ossa della mano, portò lo studioso a ritenere la creatura appena ritrovata il più grande artista del mondo. Questi preziosi materiali erano pronti per l’allestimento di un’esposizione epocale che avrebbe dovuto tenersi nel museo napoletano nel 1939 e che non fu mai realizzata a causa delle vicende belliche.”
I reperti sono stati riportati alla luce da Brigataes grazie al ritrovamento di un faldone contenente la documentazione dello scavo e le indicazioni sulla collocazione dei materiali in un magazzino del museo archeologico di Napoli.
La mostra di carattere storico-documentario presenterà oltre i reperti archeologici anche documenti e libri antichi fra cui il rarissimo testo Gigantologia di Emiddio Manzie sarà accompagnata da una pubblicazione che conterrà i testi critici di Francesco Poli, Antonello Tolve, Angelo Trimarco, edita da Editoriale Scientifica.
La mostra, organizzata dal Servizio Educativo della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli, con il coordinamento di Marco De Gemmis e dall’Associazione ES, è stata realizzata con il contributo della Fondazione Banco di Napoli e ha ricevuto il Patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli e il Matronato del Museo MADRE. Ha reso possibile la realizzazione del progetto Alfredo De Dominicis. Alla mostra, che si avvarrà dei prestiti del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche,Museo di Antropologia,Università Federico II di Napoli, della Biblioteca Nazionale di Napoli e della Biblioteca Universitaria di Pavia, ha collaborato la Società Apoikia.
Dal 06 Febbraio 2015 al 09 Marzo 2015
LUOGO: Museo Archeologico Nazionale
CURATORI: Marco De Gemmis
COSTO DEL BIGLIETTO: € 8
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 081 4422149