Quella che segue è la testimonianza diretta di una ragazza napoletana protagonista, lungo la centralissima e trafficatissima via Toledo, di un episodio che deve fungere da monito per adolescenti e donne, più o meno giovani, che ignorano il pericolo nel quale potrebbero ingenuamente rimanere imbrigliate:
“Dopo un pomeriggio con un’amica, mi dirigo verso casa passando per via Toledo, la via dello shopping nel cuore della città. È chiaro che, strada facendo, entri in due o tre negozi… Esco da H&M, mi dirigo alla metro poco distante, mi fermo per qualche istante ad inviare alcuni messaggi dal cellulare, poi consulto l’applicazione dei mezzi pubblici per decidere se prendere la metro o il pullman. Infine, opto per la metro.
Ed è qui che accade qualcosa di allucinante.
Mentre scendo le scale della metro, vengo avvicinata da due tizi. Uno è straniero, l’altro ha l’accento napoletano, indossano abiti comuni. Dichiarano di essere addetti al servizio di sorveglianza di H&M e che quando poco prima sono uscita dal negozio ha suonato l’allarme. Quindi pretendono che io li segua e che faccia loro controllare la mia borsa.
Io replico che ero uscita dal negozio almeno da 10 minuti e che, tra l’altro, nell’allontanarmi non ho sentito suonare nessun allarme. Pertanto, continuo a scendere le scale, di fretta, mentre i due urlano che avrebbero chiamato la polizia, rispondo: “Fate pure”.
Giunta sul pianerottolo della metro, noto una delle guardie lì ferma e mi avvicino. Mentre gli sto spiegando la situazione, arrivano questi due e a momenti aggrediscono sia me che la guardia, avvalendosi di un tono fortemente minaccioso. Uno dei due estrae addirittura un distintivo con su scritto “polizia privata” (ma io so bene che tali distintivi si possono tranquillamente comprare nei negozi). Minacciano di chiamare la polizia, io continuo a dirgli che non c’è problema.
La guardia, allora, fa presente che può chiamare egli stesso la polizia, i due uomini iniziano a spazientirsi dicendo che in questo modo si perde solo del tempo, repentinamente è giunta la mia rassicurazione a riguardo: non ho alcuna fretta, posso dedicargli tutto il tempo necessario.
Alla fine, propongo di svuotare la mia borsa con l’aiuto della guardia.
Non appena inizio ad estrarre un oggetto alla volta, i due uomini “stranamente” non sono più interessati a vedere cosa contiene. Spazientiti vanno via.
Ora mi chiedo: cosa sarebbe successo ad una ragazza più ingenua? Li avrebbe seguiti…e poi? L’avrebbero minacciata in qualche modo? Le avrebbero rubato la borsa? O peggio?
La guardia della metro mi ha detto che avrei dovuto insistere e fargli chiamare la polizia, anche se a questo punto credo che se ne sarebbero andati senza aspettare che arrivasse. Anzi, ne sono certa.
Morale della favola: state sempre attente, sempre vigili.
Le truffe non sono mai abbastanza e la gente scaltra inventa sempre nuovi metodi per fregare le persone perbene. Non lasciatevi mai prendere dal panico o dallo sconforto. Se vi succede, cercate l’aiuto di qualcuno senza timori. Io ho deciso di scendere subito le scale, in questo modo, le telecamere della metropolitana avrebbero filmato ogni cosa. Trovare la guardia è stato ancora meglio.”
Buono shopping… E tenete gli occhi sempre aperti!